Ora il caso Renna arriva in Regione. Barone: “Serve trasparenza”
I poco chiari rapporti tra la Curia, per mezzo delle Confraternite, e le aziende presenti nella relazione con la quale il Prefetto di Foggia ha sciolto il Comune di Cerignola per mafia hanno fatto tanto rumore da scuotere non solo la politica locale, ma anche quella regionale. E ad intervenire, adesso, è il consigliere regionale Rosa Barone, del Movimento Cinque Stelle, che è anche presidente della commissione antimafia barese.
“Come istituzioni del territorio chiediamo che ci sia massima chiarezza sulla gestione dei servizi e sull’ampliamento del cimitero. La trasparenza dei rapporti tra le imprese e gli enti ecclesiastici è ancora più importante in una realtà come quella del comune di Cerignola, dove abbiamo un comune sciolto per Mafia e un clima assolutamente pesante in ogni settore. Continuiamo ad essere a disposizione dei commissari prefettizi e li ringraziamo per il loro impegno”, dice Barone, presidente (per la seconda volta) della commissione regionale d’inchiesta e studio del fenomeno criminale in Puglia
Come si ricorderà, a far discutere sono stati i rapporti tra le Confraternite, braccio operativo della Curia del vescovo Luigi Renna, e la ditta Ge.Co.Ci, che si occupa dei lavori di ampliamento del cimitero. Dopo le prime frizioni, con tanto di paventate e vicendevoli denunce, è scoppiata una pace temporanea dai connotati misteriosi, visto che alla cittadinanza non è stato svelato nulla su quell’accordo che ha regolato i rapporti tra i due enti. E così, anche l’iniziativa del 2018, intrapresa dalle Confraternite, di bloccare i pagamenti delle lampade votive alla Ge.Co.Ci per i prezzi troppo alti (azienda che da parte sua in verità aveva mostrato le carte in regola e la gestione delle lampade nel piano economico-finanziario), si è trasformato in un nulla di fatto visto che, anche dopo l’accodo con la Curia non si vedono migliorie nei prezzi rimasti immutati.
Circostanza, questa, che accende un campanello d’allarme a Bari: “La trasparenza dei rapporti tra le imprese e gli enti ecclesiastici è ancora più importante in una realtà come quella del comune di Cerignola, dove abbiamo un comune sciolto per Mafia e un clima assolutamente pesante in ogni settore”, rimarca Rosa Barone del M5S.
La politica locale si era già spesa, dapprima con gli interventi di Maria Dibisceglia e Tommaso Sgarro del centrosinistra, poi con Gianvito Casarella di Fratelli d’Italia. Tutti chiedono trasparenza nei rapporti: “Leggere dalla relazione di “intrecci” dispiace, e spero che tutto possa apparire presto chiaro, per evitare perdita di fiducia ulteriore nelle istituzioni. Credo nel ruolo della Chiesa come guida ed indirizzo morale, con competenze separate dalla pubblica amministrazione e dalla politica”, commenta Casarella.
Dunque è evidente la richiesta di un’operazione verità sugli affari della Chiesa: Luigi Renna ha fatto il miracolo di mettere d’accordo tutti gli schieramenti pur diversissimi tra loro. Dalla destra di Fratelli d’Italia alla sinistra del Partito Democratico, passando per il Movimento Cinque Stelle, il coro è unanime: “Trasparenza nella Chiesa”. Una lunga storia, quella che lega la Chiesa e la politica locale, e che ora mostra i suoi intrecci in maniera lampante.
Michele Cirulli
FORZA SU, FORZA SUA ECCELLENZA MONS.RENNA , PRENDA UNA CHIARA E NITIDA POSIZIONE SULLA FACCENDA, ALTRIMENTI NOI CITTADINI CATTOLICI E NON, POTREMMO PENSARE MALE
Lei si preoccupi di comportarsi bene, di non giudicare, ma soprattutto di lasciare libero ogni individuo di comportarsi come crede, la sua legge morale è qualcosa di diverso dalla giustizia divina!
Abbiamo il diritto di sapere!!!!!