Scabbia, tigna e pidocchi in aumento, ma la ASL non ne sa niente
Casi di scabbia in crescita, ma anche piattole e pidocchi. La denuncia del farmacista Gianni Ruocco riguardo un “”notevole aumento”” di casi di scabbia e di tigna, oltre che di pediculosi, ha acceso i riflettori sull’emergenza presunta sanitaria e igienica a Cerignola, con la casistica delle infezioni che assume valori più importanti rispetto al recente passato.
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La vicenda, però, assume le sfumature del giallo giacchè dalla direzione generale della ASL Attilio Manfrini getta acqua sul fuoco rifiutando ogni prospettiva emergenziale: “”Non abbiamo numeri in questo senso, non ci risulta””.
Tra le 14 farmacie del centro ofantino c’è chi avalla e sostiene quanto espresso da Ruocco, rincarando la dose su quanto gravi possano essere i pericoli derivanti dal contagio: “”Prima trattavamo un caso di scabbia all’anno, oltretutto sospetto. In questo mese, ad esempio, ne abbiamo già contati due. Inoltre- informa il titolare della Farmacia Cibelli- si registra anche l’incremento di casi di piattole, probabilmente collegati al fenomeno della prostituzione””. Ed è, questo, un altro fenomeno in espansione, soprattutto negli ultimi 5 anni da quando le strade di accesso a Cerignola, dalla Rivolese alla SS16 o alla SP98, si prestano ad ospitare le donne del mercato del sesso, perlopiù rumene o nord africane: il “”pidocchio del pube”” attecchirebbe proprio in questi contesti in cui l’igiene verrebbe meno.
Il boom di scabbia, piattole e tigna, le infezioni che molte volte fanno rima con degrado e povertà , è esploso nell’ultima parte del 2013 e nel primo scorcio del 2014: “”Da ottobre dello scorso anno- precisa Cibelli- abbiamo notato l’aumento di queste malattie, oltre ad un allarme sui pidocchi””.
Anche Gianni Ruocco, infatti, aveva sottolineato la presenza di diversi casi di pediculosi soprattutto in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico tra i bambini di scuole elementari e medie. Secondo il parere della farmacista Strafile, la vera emergenza sarebbe proprio nell’ambito della pediculosi poichè “”vendiamo i prodotti di cura ad ogni ora del giorno come fossero farmaci di prima necessità “”. Inoltre, prosegue la farmacista, “”abbiamo iniziato il trattamento profilattico in più scuole, dove annotiamo almeno due casi di pediculosi in ogni singola classe””.
Il ritorno ad “”antiche malattie”” si giustificherebbe con l’alto tasso di degrado sociale ed igienico: “”Sono infezioni che a Cerignola si erano manifestate con grande forza e diffusione negli anni “”˜50″”, sostiene la titolare della farmacia Danile.
Il verificarsi di casi di scabbia e tigna, in misure oltre la media, è stata dunque denunciata da Ruocco, che ha prospettato oltre 280 persone colpite nell’arco di un solo anno, mentre fino al 2012 erano stati solo in due ad essere attaccati dall’infezione; analoga considerazione proviene dalla farmacia Cibelli, mentre è l’allarme pidocchi a preoccupare la farmacia Strafile.
Non c’è differenza di età o di nazionalità per quanto concerne la sicurezza sanitaria nel centro ofantino. Di certo, però, fanno notare dalla direzione generale ASL e diversi titolari di farmacie, non possono non considerarsi i fattori povertà e immigrazione. Non è un caso, forse, che le farmacie più periferiche accusino più di altre il problema, proprio lì dove l’agglomerato urbano offre a prezzi ridotti gli appartamenti per gli “”invisibili””, molte volte finiti a vivere in dieci in pochi metri quadrati. Con tutto ciò che ne consegue, scabbia e tigna compresi.
Essendo malattie molto antiche, ricorda Gianni Ruocco, “”è difficile poterle inquadrare e si corre il rischio, più che mai concreto, di sottovalutare e sottostimare il problema””. Dunque, dalla direzione generale non arrivano riscontri, ma la denuncia rimane sempre attiva tanto che il farmacista cerignolano, che è anche consigliere comunale di opposizione, formulerà una richiesta scritta per poter convocare quanto prima un consiglio monotematico sul tema. Oltre a Ruocco, anche altre due farmacie hanno confermato gli indizi di una ipotetica emergenza igienica.
> ALLARME SCABBIA E TIGNA A CERIGNOLA
FOCUS
Salvatore Onorati (Ordine dei medici): “”Irrituale che la denuncia arrivi da un farmacista””
“”Io non ne so niente””. Così Salvatore Onorati, il presidente dell’ordine dei medici di Foggia, interviene sulla denuncia del farmacista di Cerignola, Gianni Ruocco, che aveva acceso l’allarme su una possibile emergenza sanitaria nella città ofantina relativamente ai casi di scabbia e di tigna.
“”Mi sorprende il fatto che sia un farmacista a porre un problema del genere. Personalmente non ne so niente, ma per la scabbia ci dovrebbe essere un iter ben preciso che porti all’allerta della ASL. Al momento non abbiamo ricevuto alcuna segnalazione in questo senso””, commenta il presidente dell’ordine dei medici.
“”Nel caso dei pidocchi mi sembra tutto nella norma, è un fenomeno abbastanza diffuso””, prosegue Onorati.La scabbia risulta tra le malattie con obbligo di denuncia, ma basta parlare di “”scabbia sospetta””, ovvero se i sintomi si confondono con altre patologie, e quell’obbligo verrebbe meno. Oltre all’appello di Ruocco, il ritorno a “”vecchie infezioni”” a Cerignola è segnalato da altri colleghi e si riferisce anche alla pediculosi.
“”Sarebbe necessario che il farmacista ci dica quali farmaci vende, a chi li vende e quali medici hanno prescritto i farmaci per la eventuale cura: rimango un po’ interdetto. Infatti, di solito questi episodi si verificano nelle comunità di accoglienza, perchè gli immigrati che vivono in condizioni igieniche pessime sono i primi a contrarre questo tipo di infezioni””, chiosa il presidente Onorati.
Michele Cirulli