giovedì, Dicembre 26, 2024
Politica

I Magnifici 7 che vogliono diventare sindaco di Cerignola

A quota sette. Al momento sono questi i candidati per le elezioni amministrative: Franco Paradiso, Gerardo Bevilacqua, Tommaso Sgarro, Franco Metta, Francesco Disanto, Antonio Grillo ed uno tra Antonio Giannatempo e Paolo Vitullo. Ma in pentola bolle ancora altro, perchè il pastone è un concentrato di aspetti controversi, a volte contraddittori, e di colpi di scena.

 
SI parte dall’alleanza Gentile-Metta alla possibile quarta candidatura consecutiva di Antonio Giannatempo (dal 2000) fino all’inaspettata proposta della new entry Bevilacqua,  Re del Neomelodico. E non finisce qui.

Centrodestra. Pietro Barbaro, avvocato, è il neo-coordinatore cittadino del Nuovo Centro Destra e il completamento dell’organigramma nella compagine alfaniana dà  l’avvio alle contrattazioni politiche in vista della competizione elettorale: Attendevamo con ansia “ commenta Defeudis, vice coordinatore locale “ che questa componente della nostra coalizione si strutturasse come nuova formazione partitica. Ha rappresentato un’importante risorsa nel passato e sarà  così anche nell’immediato futuro. Finalmente abbiamo tra i moderati un altro interlocutore con cui confrontarci su temi politici, oltre che amministrativi. Certo, però, la costola di Forza Italia avanza pretese, come quella di esprimere il candidato sindaco della coalizione: Non ne farei una questione di punto di partenza “ spiega Casarella, coordinatore cittadino FI “ , ma di punto di arrivo. Il centrodestra compatto deve presentarsi alle comunali di maggio con una proposta unica, condivisa e credibile. Se viene da questo o quel movimento, non credo faccia troppa differenza. Nel frattempo auguro buon lavoro a Pietro Barbaro. Rimane un’incognita anche Francesco De Cosmo, attuale assessore al bilancio, che non gradirebbe la soluzione Vitullo ed in tasca, nel caso in cui l’ingegnere diventasse ufficialmente aspirante sindaco, avrebbe la soluzione civica. Come quella intrapresa già  da Antonio Grillo, che con il laboratorio di cittadinanza C’èrignola s’è portato avanti col lavoro. Se Giannatempo non dovesse provare la competizione regionale (eventualità  gradita dai vertici provinciali di FI, che nel ginecologo vedono un competitor tosto da battere e che potrebbe scombinare gli equilibri interni), nonostante si dica contrario alla quarta candidatura di fila, potrebbe di nuovo toccare a lui a correre per le amministrative.

Centrosinistra. Terminata la fase delle polemiche post primarie, che hanno battezzato la vittoria di Tommaso Sgarro, sponda Elena Gentile, rimangono dei nodi da sciogliere sulla posizione dei competitor Michele Longo e Carmine Roselli. Difficilmente i due lasceranno il partito, anche se le sirene della lista civica rimangono accese. Chi dal PD ci è già  uscito, in tempi non sospetti, è Francesco Disanto che con Cerignola Adesso ha in mente di tentare la scalata a Palazzo di Città  aiutato da Rifondazione Comunista di Mimmo De Vittis. Non pervenuti SEL e Comunisti Italiani, che tuttavia si accoderebbero al Partito Democratico.

Civiche. Franco Metta imbarca la lista del vescovo (i-Cattolici), i defenestrati dal PD (Cerignola Democratica) e i movimenti giovanili (Ricambio Generazionale), oltre a due liste collegate. E mentre appoggia Emiliano (che ha già  fatto sapere di preferire Tommaso Sgarro alla guida di Cerignola), l’eccentrico avvocato si ritrova ad essere alleato di Elena Gentile. I due se le sono date di santa ragione e ora stanno insieme, nella stessa squadra che porterà  all’elezione del prossimo governatore pugliese. Partono anche i progetti civici di Franco Paradiso, ex Democrazia Cristiana ed ultimo oppositore del vescovo Felice DI Molfetta. Con uno slogan naif e dialettale, apre la sua campagna elettorale anche Gerardo Bevilacqua il Re del Neomelodico, presidente dell’associazione Voci Nuove che in città  si è distinta per l’organizzazione di eventi (molto partecipati) legati alla tradizione canora napoletana. Incognita a 5 Stelle: i grillini espriemranno un proprio candidato o, come nel caso Foggia, si aprirà  l’ennesima faida tra i gruppi che operano sul territorio per accaparrarsi il simbolo del comico genovese?

Regionali. Il Pd dovrebbe puntare su Nicola Sgarra, gentiliano di ferro, anche se l’europarlamentare non gradirebbe il suo nominativo e aspetta un suo passo indietro, che per il momento non arriva (forse è un modo per rilanciare). Le liste Emiliano vedono in pole position, da Cerignola, la candidatura di Pippo Liscio, dipendente Asl, braccio destro di Attilio Manfrini e con un passato da presidente del consiglio con Alleanza Nazionale. Si aspettano le mosse della Cicogna, che potrebbe schierare Pezzano per Bari, anche se presumibilmente i mettiani sosterranno il medico lucerino Michele Roesler delegando altrove la rappresentanza del territorio. A destra, invece, a giocarsela è Antonio Giannatempo, anche se non è scontata la sua partecipazione nelle liste di Francesco Schittulli: se il centrodestra di Fitto non prende decisioni, ogni opzione locale sarà  congelata.
Michele Cirulli
 
 

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