Sgarro: “”Io, Elena Gentile e il mio rapporto con Grieco””
I rapporti tra politica ed imprenditoria non sempre sono rischiosi ed anzi sono il sintomo di una sinistra che va al passo con i tempi perchè si carica di fascino e diventa capace di attirare un elettorato che, storicamente, ha sempre guardato a destra. Parola di Tommaso Sgarro, il 33enne candidato sindaco del Partito Democratico di Cerignola.
Al suo fianco, oltre ad Elena Gentile che l’ha lanciato e sostenuto in prima persona nelle primarie del novembre scorso, c’è uno sponsor insolito: l’imprenditore Michele Grieco, che per la prima volta, dopo aver rifiutato le avances cicognine di Franco Metta (tramite Elio Specchio) è ritornato a respirare l’aria di sinistra, visto che da giovane aveva la tessera della FGCI, il movimento giovanile del PC, informa l’aspirante sindaco.
E che il titolare della catena ProShop faccia sul serio, e non si limiti solamente al ruolo di sostenitore, è un dato che appare chiaro scorrendo la lista dei candidati nelle 5 liste che saranno di supporto a Sgarro: Ce ne sarà una del PD, una personale del sindaco, una di Emiliano, una legata al pianeta dei pensionati ed una che guarda al mondo delle realtà produttive e associazionistiche. In quest’ultima spicca il nome di Francesco Grieco, 24 anni, il più piccolo dei figli di Michele, che da un anno frequenta la sezione di via Mameli come esponente dei Giovani Democratici. E che il peso dell’imprenditore possa schiacciare un intero partito, oltretutto di stampo comunista, è una preoccupazione (ed un’accusa) tutt’ora in corso fuori e dentro le mura dei democrats. Anche perchè il giovane ricercatore precario dovrà sostenere una campagna elettorale, con relativi costi.
Ho fatto richiesta a tutti i candidati di rendere pubblici i nominativi di chi ha contribuito allo svolgimento della loro campagna elettorale nel 2010, ma nessuno ha raccolto l’invito- dice Sgarro-. La famiglia Grieco mi ha tolto le castagne dal fuoco, perchè prima dicevano che dietro di me ci fosse Elena Gentile e adesso dicono ci sia l’imprenditore: alla fine vuoi vedere che dietro me ci sono io?. La mia campagna elettorale sarà finanziata con delle cene, con eventi di crowdfunding e con l’appoggio di tanti amici che mi stanno dando una mano. Già nell’evento di apertura, in zona industriale, c’era un box contributi per chi ha intenzione di appoggiare la mia causa. Non ci sono finanziatori occulti, assicura Sgarro.
All’indomani delle primarie Michele Grieco si è recato in via Mameli, nella sezione del Partito Democratico, per ufficializzare il suo appoggio al centrosinistra locale: Abbiamo condiviso lo stesso progetto politico e la stessa necessità di formare interlocutori credibili, avvisa il candidato sindaco, e si è gasato parecchio anche perchè stiamo parlando di imprenditori che ci mettono la faccia. Avrebbe potuto, al contrario, rimanere nell’ombra e nella sua posizione di comodo, invece è sceso in campo in prima persona, anche perchè i suoi interessi ormai sono altrove e non corre il rischio di cadere in conflitti di sorta. Eppure sulla scrivania di Antonio Giannatempo c’è un progetto per l’ampliamento dello stadio Monterisi, vecchio pallino della New Grieco; ed oggi l’interesse numero uno del titolare ProShop si è spostato in periferia, sull’Hotel delle Nazioni, l’albergo che, una volta acquisito, potrebbe essere ammodernato con fondi regionali attraverso bandi ad hoc. La trattativa pare essere quasi chiusa.
Non ci sono soltanto le problematiche di natura economica per la campagna elettorale (la faremo low cost), ma anche le grane di coalizione con la galassia comunista pronta ad esercitare lo strappo e seguire il piddino Michele Longo (sconfitto alle primarie e che di recente avrebbe ritirato la propria tessera) in una fuga civica alternativa di centrosinistra: Tenteremo di dialogare con tutti, ma non ci si può dire di sinistra rispolverando simboli a qualche mese dall’elezione mentre durante l’anno i partiti non esistono, attacca Sgarro. Il braccio di ferro col direttore di banca si gioca sul tavolo delle regionali: Longo vorrebbe la candidatura che la Gentile ha promesso a Nicola Giordano, numero uno di Coldiretti, dopo gli iniziali sogni di gloria di Nicola Sgarra.
Sul candidato sindaco dem pende anche l’ accusa di guardare troppo a destra, nonostante ad agosto scorso nelle vesti di segretario avesse sottoscritto un documento che vietava alleanze con chi ha sostenuto Antonio Giannatempo provenendo da una tradizione di centrodestra e nonostante il suo staff- Gentile compresa- gridarono allo scandalo parlando di inquinamento quando in coda per le primarie si intravedevano elettori di area politica opposta. La new entry democristiana, invece, è Marcello Moccia, area UDC: Marcello ha fatto un percorso personale che lo ha avvicinato ad Emiliano e ha condiviso una precisa idea di politica. Io apprezzo il suo lavoro come consigliere delegato da Giannatempo allo sport: è un lavoro che è stato apprezzato anche dalle associazioni sportive non politicizzate, sostiene il candidato. Con questi elementi Sgarro è sicuro: Vinciamo al primo turno.
Michele Cirulli