sabato, Dicembre 21, 2024
Cronaca

Morto il boss Schiavone. Nel ’97 raccontò i rifiuti di Gomorra

E’ morto questa notte all’ospedale di Belcolle di Viterbo l’ex collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, già  ai vertici del clan dei casalesi. L’ex boss “”“ che aveva iniziato a collaborare con la Dda di Napoli nel 1993 e ritenuto attendibile dalla Direzione nazionale antimafia almeno fino al 2010 “”“ era ricoverato da alcuni giorni per le conseguenze di una caduta nella sua residenza.

 

Secondo quanto appreso da ilfattoquotidiano.it Schiavone era stato operato nei giorni scorsi e doveva essere dimesso a breve. Al momento la causa della morte non è chiara. Le prime informazioni parlano di arresto cardiaco improvviso, mentre altre fonti riferiscono che l’operazione alla vertebra lesionata dall’incidente era andata bene.

Carmine Schiavone nel 2013 aveva rilasciato alcune interviste in cui per la prima volta pubblicamente, ricostruiva gli accordi tra clan dei Casalesi e pezzi della politica e dell’imprenditoria per lo sversamento illegale di rifiuti pericolosi in Campania. Notizie che, in buona parte, l’ex collaboratore aveva già  fornito alla magistratura tra il 1993 e il 1997. Schiavone aveva, tra l’altro, raccontato l’attività  criminale dei clan nella zona del basso Lazio, tra la provincia di Latina e quella di Frosinone, indicando la discarica di Borgo Montello “”“ ad una cinquantina di chilometri da Roma “”“ come uno dei luoghi degli sversamenti di scorie pericolose da parte del cartello dei Casalesi.

Schiavone viveva da diversi anni in una località  protetta nell’alto Lazio, insieme ad un figlio e alla moglie, con una nuova identità . Aveva concluso da qualche anno il programma di protezione e, nel luglio del 2013, aveva terminato di scontare la reclusione domiciliare. Le sue interviste hanno avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, soprattutto dopo la desecretazione dell’intero verbale della sua audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, presieduta da Massimo Scalia, dell’ottobre del 1997. In quella occasione Carmine Schiavone aveva fornito l’elenco completo degli automezzi “”“ con targhe e nomi degli autisti “”“ utilizzati tra la fine degli ’80 e l’inizio degli anni ’90. (da ilfattoquotidiano).

Tra questi ultimi nominativi rilasciati nella lista nera di Schiavone, c’è stato anche quello di alcuni personaggi coinvolti nell’inchiesta Black Land, che ha tracciato il percorso illegale dei rifiuti tra la Campania e la Capitanata. Ecco cosa disse il boss, ritenuto attendibile dalla commissione parlamentare “”“ presieduta da Massimo Scalia- che lo stava interrogando:

Carmine Schiavone: «Anche sulla Puglia parlavamo; c’erano discariche nelle quali si scaricavano sostanze che venivano da fuori, in base ai discorsi che facevamo negli anni fino al 1990-1991».
Presidente Commissione: «In quali aree della Puglia, a sua conoscenza?»
Carmine Schiavone: «A mia conoscenza personale, nel Salento, ma sentivo parlare anche delle province di Bari e di Foggia».
Presidente: «Non si ricorda località  più precise?»
Carmine Schiavone: «No, era un discorso “”accademico”” interno che facevamo, dicendo: mica siamo solo noi, lo fanno tutti quanti».


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