Anche i commercianti si organizzano per le amministrative di maggio
Se Cerignola diventa la città delle rapine, allora i commercianti scendono in campo. L’aria da campagna elettorale, in tandem con la crisi e con la tracotanza criminale a cui sembra non esserci un rimedio, stanno spingendo diversi operatori commerciali a metterci la faccia e ad impegnarsi in prima persona in vista delle elezioni amministrative del prossimo maggio.
C’è la volontà di tutti di capire definitivamente cosa fare e come contrastare le difficoltà del settore. A Cerignola- spiega il presidente di Confcommercio Vincenzo Specchio- c’è uno stato di tensione e i cittadini esigono iniziative concrete e risoluzione dei problemi. Da commerciante faccio un appello affinchè si reagisca e le istituzioni si mobilitino, e la nostra funzione sarà da stimolo, magari attraverso una grande manifestazione di massa contro la criminalità , fino ad arrivare alla possibilità di scendere in campo direttamente o appoggiando qualcuno.
Forse rappresenta un unicum, nel centro ofantino, la propensione dei commercianti a candidarsi. Forse da questa voglia di riscatto nascerà una lista civica, anche se è difficile perchè c’è molta diffidenza, oppure una corposa fetta di esercenti potrebbe invadere le liste dei candidati sindaco, che quasi come in processione hanno lusingato a vario titolo la categoria con incontri mirati, tavoli di concertazione e proposte più o meno fattibili. Al momento, però, i negozianti non sciolgono le riserve su chi appoggiare, ma dialoghiamo con tutti.
Le urgenze del comparto commerciale riguardano la sicurezza e la detassazione. Proprio tre giorni fa la boutique di Vincenzo Specchio nottetempo è stata presa di mira dalla furia di ignoti criminali che hanno spaccato la vetrina portando via gli accessori e i capi di abbigliamento esposti. Non è andata meglio, invece, ai titolari di Gioia Gioelli che due giorni fa, intorno alle ore 19:00, hanno subito una rapina mentre erano all’interno del proprio esercizio commerciale: ignoti hanno sfondato la porta di ingresso con dei tubi di ferro e hanno rubato i gioielli posizionati dietro la vetrata appena infranta. Tra i commercianti, però, non c’è soltanto preoccupazione, ma anche rabbia: Gioia Gioielli “ scrivono i titolari sul proprio profilo Facebook- non si arrende e apre per dire a te Stato, a te Paese che dobbiamo essere tutelati. Basta con queste rapine a Cerignola. La sicurezza per chi paga regolarmente le tasse è un diritto. Sullo sfondo, venerdì scorso, anche la rapina ad una farmacia, nella parte più antica della città , in pieno giorno e mentre bambini e anziani attendevano il loro turno: due malviventi, incappucciati, sono entrati racimolando pochi spiccioli e poi si sono dati alla fuga.
Quella della sicurezza- racconta Specchio- non è un problema che riguarda solo i commercianti, ma tutti i cittadini di Cerignola. Per questo bisogna prendere coraggio, superare lo scoramento, e smettere di bussare alla porta del sindaco di turno per rappresentare le istanze di un’intera categoria. è necessario, oggi più che mai, fare in modo di essere dall’altra parte della porta per risolvere i problemi di tutti. Il presidente di Confcommercio pone l’accento anche sul tema della detassazione: Si potrebbe pensare di affidare beni comunali agli esercenti, o iniziative simili per abbattere i costi che poi si riverserebbero sull’assunzione di personale. Ci sono tanti modi per diminuire le tasse che ci strozzano, dobbiamo provare a percorrerli. Che il tema sia sentito, in città , è testimoniato anche dalla via crucis di politici che, in questi giorni, approccia al problema sottolineato da circa un anno da associazioni di categoria e semplici negozianti: Sgarro, Longo, Metta, Disanto hanno già fatto tappa per chiedere un sostegno per le elezioni amministrative.
I commercianti prendono tempo prima di decidere se affrontare in solitaria l’esperienza comunale, in appoggio ad un candidato preciso, oppure di partecipare massicciamente in fase di composizione delle liste. Come contorno, invece, nonostante l’intensificazione dei controlli e dei presidi delle forze dell’ordine, la criminalità continua ad infischiarsene e a commettere reati con le modalità più impensabili e negli orari più disparati. La società civile, inoltre, sembra essere assuefatta tanto da non mostrare alcuna reazione se non a mezzo social network.
Michele Cirulli