Black Land&disturbi alla tiroide. L’esenzione ticket che non c’è
Quando ad Ordona è emersa la vicenda Black Land, che ha tracciato il percorso illegale di rifiuti tra la Campania e la Capitanata, la cittadinanza, riunitasi in un comitato spontaneo, ha richiesto uno screening sull’incidenza delle patologie tiroidee ricevendo rassicurazioni sul fatto che la ASL provvedesse ad un’esenzione ticket per tutti i casi a rischio riscontrati nel corso delle visite.
A distanza di un anno, però, qualcosa non ha funzionato e a darne conto è l’endocrinologo Marino Marinelli, che si è prestato gratuitamente a svolgere lo studio su un campione di 300 persone.
“”Dopo la prima fase “”“ racconta a l’Attacco-, nella quale molti ordonesi hanno partecipato alle visite gratuite, c’è stato un blocco alquanto inaspettato anche perchè, nei casi da approfondire, erano stati previsti ulteriori esami. Non tutti, però, li hanno potuti effettuare, anche perchè quella promessa di rendere gratuita la prestazione presso i laboratori di Piazza della Libertà non è stata mantenuta e quindi molti pazienti, per diverse ragioni, anche di natura economica, non hanno sostenuto gli approfondimenti””.
Il campione sul quale Marinelli ha effettuato il suo incrocio di dati, dunque, non è propriamente attendibile, ma serve piuttosto a dare un’idea generale sull’andamento delle patologie della tiroide legate all’inquinamento. I risultati, però, saranno resi noti soltanto nel corso delle prossime settimane.
“”IL sindaco ci aveva assicurato che le persone bisognose avrebbero potuto contare sull’esenzione ticket- dice Annalisa Di Corato del Comitato Cittadini Ordona- ma non è stato così: avrebbero dovuto darci un codice per non pagare le prestazioni, come richiesto in più occasioni, ma al momento non risulta niente di tutto questo. E pensare che per certe patologie il tempo è il primo rimedio…ed invece ci sono utenti che, in difficoltà economiche, hanno desistito rinunciando ad un diritto””.