Giannatempo al muro contro muro: “”La nostra scelta è Colucci””. Centrodestra a pezzi
Pur riconoscendo la correttezza formale del commissario regionale di Forza Italia, Luigi Vitali, che mi ha perlomeno avvertito della sua decisione prima di ufficializzarla attraverso un comunicato, e ringraziandolo per aver usato parole di apprezzamento nei confronti del lavoro da me svolto come Sindaco, non posso non rilevare come lo stesso Vitali non abbia tenuto conto del ruolo e del peso elettorale del sottoscritto ma anche della richiesta proveniente dal territorio, per il quale una personalità della società civile, esterna ai partiti, è la migliore opzione possibile come candidato Sindaco del centrodestra.
Sono le prime parole che il Sindaco di Cerignola, Antonio Giannatempo, usa per commentare la scelta di Paolo Vitullo come candidato sindaco di Forza Italia, resa nota in mattinata.
“”In più occasioni, telefonicamente ed anche personalmente, come nel caso dell’incontro di lunedì scorso a Cerignola “ prosegue Giannatempo “ ho cercato di far capire a Vitali il perchè della necessità di un candidato esterno. Ma, se con le parole Vitali mi aveva dato ragione, nei fatti ha dimostrato il contrario. Non ho nulla contro Paolo Vitullo, nè contro il mio partito, Forza Italia. Mi rendo conto però che quanto sta avvenendo ora a Cerignola è già accaduto lo scorso anno ad Orta Nova, dove il simbolo di Forza Italia passò nelle mani di Peppino Moscarella, a dispetto della volontà di quel territorio, che desiderava poter contare sull’apporto di una figura che fosse pienamente rappresentativa della società civile e, anche in quel caso, esterna ai partiti. Forza Italia venne sconfitta. Qui si rischia di ripetere lo stesso copione. Cerignola ha bisogno di compattezza, ne ha bisogno il centrodestra. Ho il dovere, però, di rispettare la volontà della maggioranza del centrodestra e di questa città , che conosco molto bene, dopo vent’anni di impegno come amministratore: sono dunque costretto a dissentire dalla decisione di Vitali e ad orientare la mia scelta sulla dirigente scolastica Giuliana Colucci. Questo modo di fare politica non mi appartiene, perchè ancora una volta mi sento offeso dall’atteggiamento di chi non mi ha neanche preavvertito della scelta non tanto del commissario provinciale, quanto del subcommissario di Cerignola,.individuato ancora nella persona di PeppIno Moscarella, non residente in questa città e che, da quanto ne so, non ha nemmeno la tessera di Forza Italia, ma che vedo beneficia del simbolo, umiliando ed offendendo chi è regolarmente iscritto al partito””.
La compattezza nel centrodestra si sarebbe raggiunta, conclude il primo cittadino, “”se anche Paolo Vitullo avesse fatto un passo indietro, come le altre persone che hanno condiviso con me l’esperienza amministrativa che volge al termine e che hanno rinunciato a qualsiasi aspirazione personale per il bene del centrodestra””.