Giannatempo: “”Candidati inadeguati””. E sui rifiuti: “”Solo un favore alle Ferrovie””
Antonio Giannatempo si dice amareggiato per l’esito delle elezioni regionali. In lista con Oltre di Raffaele Fitto, il ginecologo non è riuscito ad essere eletto, pur primo nella conta delle preferenze, perchè la lista non ha ottenuto alcun seggio nella provincia di Foggia.
Ma è amareggiato anche per l’atteggiamento di un centrodestra spaccato sia a livello regionale che a livello locale, perchè tanta gente ha preferito votare il simbolo senza esprimere alcuna preferenza. Chi pensa di aver vinto, in Forza Italia, ha sbagliato di grosso.
Infatti, numeri alla mano, F.I. A Cerignola ha preso 9000 voti in regione e 4000 al comune e a questo punto Vitullo dovrebbe darmi ragione: il candidato avrebbe dovuto essere esterno, dice Giannatempo. Che in questa campagna elettorale dice di essere neutro: Nell’incontro all’Oasi di Claire io non c’ero e non sapevo ci fosse il mio ex vicesindaco Reddavide, me lo ha comunicato solamente in un secondo momento. Io culturalmente sono contrario a questo tipo di operazioni. Difende il suo operato (ho fatto il miracolo di aver lasciato i conti in ordine in pareggio di bilancio e ho fatto partire progetti per un valore di 60 milioni di euro), sa di essere diventato impopolare e che il voto del 31 maggio è stata una bocciatura di tutto il centrodestra, non cerco attenuanti, l’elettore ci ha puniti sonoramente.
Per il ballottaggio, però, nessuna scelta di campo e nessun ordine di scuderia: Andrò a votare, ma in questi due candidati trovo tanta incapacità amministrativa. à‰ anomalo che Sgarro e Metta non si siano mai incontrati in un pubblico confronto a parlare di programmi. Mi fa specie Metta quando accusa Michele Romano di aver fatto piangere le sue figlie e poi incita la folla a tagliare la testa dei figli del sindaco.
Ma la soluzione non è l’apparentamento (cristallino o sottobanco), fatto di incontri come quello dell’Oasi di Claire, dove il centrodestra ha incontrato il duo Sgarro “ Gentile, oppure come l’incontro privato tra Metta e De Cosmo: In questo momento storico non credo nè a fantasiosi apparentamenti e nè a chi dice di poter indirizzare un elettorato in una direzione o nell’altra. Ad un certo punto, non so chi, il mio nome è finito tra quelli che hanno partecipato all’Oasi di Claire. Ovviamente è falso, non sono stato contattato e nè ci sarei andato, racconta il sindaco uscente.
Quella in corso è una brutta campagna elettorale: Abbiamo avuto un fenomeno che si è spinto molto al di là delle regole del gioco, Bevilacqua, ma questo fenomeno non si può addebitare all’amministrazione, piuttosto a chi per cinque anni, dall’opposizione, ha attaccato in maniera offensiva chiunque, compreso i rappresentanti della giustizia, osserva il ginecologo.
Domenica prossima l’ex sindaco si recherà alle urne, anche se in Sgarro e Metta non vedo la capacità di offrire soluzioni adeguate nell’immediato alla cittadinanza: non so con quale esperienza e con quale atteggiamento affronteranno i problemi. Nei due vedo una scarsa vocazione ad adeguarsi e di tenere le fila di maggioranze complesse.
Domani Cerignola sceglierà chi sarà il proprio sindaco: il giovane precario Tommaso Sgarro o lo scaltro avvocato Franco Metta. Come contorno, però, il tema dei rifiuti, argomento che ha suscitato preoccupazione e interesse nei cittadini, relativamente al trasporto dei rifiuti garganici da gomme a rotaie presso la discarica Forcone Cafiero: “”Questo progetto è un falso problema. Semplicemente, secondo me, è una specie di favore della Regione a Ferrovie del Gargano, per mantenerla in vita, visto che si trova in una fragile situazione economica. Non è vero che tutto vada nell’inceneritore: si tratta di RSU, mentre nell’inceneritore ci va il CDR. Detto questo, a noi il programma della regione è sembrato inutile, perchè al posto di spendere dei soldi per un’operazione dalla dubbia economicità , si poteva rinforzare il nostro impianto. Inoltre a noi toccherebe solo 1/3 dei rifiuti della provincia di Foggia, ed invece ne prendiamo la metà . Bisogna rivedere i flussi””, richiama Antonio Giannatempo.
Michele Cirulli