Cerignola, una città poco gay friendly. Sui diritti LGBT è tabù
La Procura di Foggia apre un’inchiesta sulla morte di Antonio Intellicato, per tutti Tonino, il quarantenne cerignolano morto suicida giovedì mattina nella sua abitazione. L’ipotesi più accreditata rimane legata all’ingerimento di un cocktail mortale di farmaci, anche se gli inquirenti potrebbero disporre l’autopsia sul cadavere del giovane.
Tonino, in città , era conosciuto da tutti. Sia per il suo fare eccentrico che per il suo vissuto burrascoso, per i guai con la legge, per un carattere irregolare e spigoloso. Nonostante la drammatica vicenda, però, l’omosessualità a Cerignola continua a rimanere un tabù. Nonostante gli esempi di Foggia e di Manfredonia, nel centro ofantino non ci sono associazioni che si occupino dei diritti degli omosessuali, di campagne contro l’omofobia. La settimana scorsa, in concomitanza con il Puglia Pride, il segretario del Partito Democratico Tommaso Sgarro ha invitato l’amministrazione a partecipare all’evento. Risposta negativa.
Non c’è alcun tipo di dibattito su questo tema. L’omosessualità è una condizione sottaciuta perchè viviamo in una realtà molto provinciale. Sette giorni fa sono stato insultato in ogni modo quando ho postato le fotografie del Puglia Pride sulla mia bacheca Facebook, oggi invece tutti dicono di stringersi intorno alla morte di Tonino. è ipocrisia, attacca Tommaso Sgarro. Indecente anche la nota del sindaco Metta, da sepolcro imbiancato, prosegue il dem. Eppure il caso di Tonino Intellicato è arrivato a dettare l’agenda dei network nazionali.
Apprendo con profondo sgomento della morte di Antonio Intellicato. La terribile scelta fatta dal nostro concittadino, appena quarantenne, mi ha sconvolto. Mi addolora- dice Metta- pensare alla sofferenza di Antonio, al fatto che sia arrivato a smarrire ogni speranza. Sono vicino alla Sua famiglia in questo momento angosciante, e con me tutta l’Amministrazione comunale.
Siamo molto tristi per quanto è successo. Siamo indifferenti al tema, nessuno escluso, e la dimostrazione è che non esistono realtà associative che guardino a quei mondi molto spesso esclusi, annota Rossella Bruno, presidente dell’associazione culturale Oltre Babele, tra le più attive sul territorio. Da questo punto di vista siamo molto indietro, mi auguro “ aggiunge- che questa situazione possa servire da sprone per far emergere difficoltà che non vediamo. Manca qualcuno che prenda in mano la situazione, che tratti, parli e si attivi per i diritti degli omosessuali anche a Cerignola. Al momento non c’è una rete, non se ne parla nemmeno, non c’è sinergia associativa o istituzionale.
Il dibattito invece è molto attivo sui social network. Nel pomeriggio di ieri, sul profilo dell’Arcigay Foggia “ Le bigotte è apparso un post: Anni di vessazioni e violenze omofobe lo hanno provato fino a che non ha resistito più. Da ieri provo a scrivere qualcosa, ma non ci riesco. Mi sento troppo in colpa. Strano. Dovrebbero sentirsi in colpa tutte quelle persone che lo deridevano e lo bullizzavano. Tutte quelle persone che quotidianamente insultano e esprimono la loro “”opinione”” di odio su altre persone. Tutte quelle persone che “”…non sono omofobo ma…””, “”…lo facessero a casa loro…””, “”…che schifo…””. Dovrebbe sentirsi in colpa il sistema eterocentrico e sessista che pubblicamente umilia e deprime una persona solo perchè non rientrante in una categoria preimpostata. Ma pur sapendo in cuor mio che la colpa è vostra, in colpa mi ci sento io. Non siamo riusciti a salvarti. Scusa Tonino.
Proprio per questo l’Arcigay di Foggia sta pensando ad una fiaccolata nelle vie della città di Tonino Intellicato, per ricordare la sua figura e soprattutto la sua esistenza tormentata anche a causa della non accettata sessualità . Come si ricorderà , infatti, quattro anni fa suo fratello lo accoltellò perchè lo riteneva il disonore della famiglia, non accettando le battutine e gli sfottò dei concittadini. Lunedì sarò a Cerignola e cercherò di parlare con il sindaco Franco Metta e con Tommaso Sgarro. Vorremmo organizzare una fiaccolata in suo onore e vorremmo che fosse tutta la città a partecipare, senza distinzioni uniti contro l’omofobia, dice Luigi Pignataro di Arcigay.
Michele Cirulli