Vasciaveo sfida Metta: “”Se sono un problema, mi sostituisca””
Se il problema sono io, allora possono anche sostituirmi. Non capisco perchè non lo facciano. Le mie dimissioni non sono state accettate, non so perchè. Il sindaco dice che i dipendenti lavorano, ma il management non funziona: può farlo, perchè non lo cambia?.
Francesco Vasciaveo, amministratore unico della SIA, non ci sta a passare da bambola voodoo dell’amministrazione Metta in relazione alla massiccia invasione di topi nella città di Cerignola.
Anche ieri il primo cittadino, via social network, ha addossato la responsabilità della sporcizia alla società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel consorzio di bacino Fg4.
Questa mattina, da Palazzo di Città , è partita una formale lettera di contestazione alla SIA, avente ad oggetto l’invasione di topi, blatte e insetti vari a Cerignola. Avevamo chiesto all’azienda un intervento risolutivo, ci era stato risposto che si sarebbe provveduto al più presto. Ad oggi, però, non è stato ottenuto alcun risultato. Nel frattempo, le proteste giustificate e sacrosante dei cittadini continuano ad arrivare in Comune. è intollerabile che, nel 2015, le condizioni igienico-sanitarie di una città “ scrive il sindaco – siano paragonabili a quelle di due o tre secoli fa. Abbiamo chiesto alla SIA di chiarire perchè non ci sia stato alcun miglioramento, nonostante le promesse fatte.
La missiva, non ancora arrivata alla dirigenza Sia, che ne ha appreso il contenuto solamente dal social network, è l’ennesima stilettata a Francesco Vasciaveo. All’indomani del ballottaggio, Metta dichiarò di voler sostituire rapidamente il manager: una prospettiva tramontata, per oscure ragioni mai chiarite, subito dopo. Tanto che Vasciaveo oggi lo sfida pubblicamente. Intanto l’allarme cresce. Da Bruxelles l’europarlamentare Elena Gentile ha informato la Asl sollecitadola ad intervenire.
Non sento il sindaco e l’assessore dal 20 luglio scorso. Noi abbiamo fatto tutte le operazioni di disinfestazione e di derattizzazione inserite nel contratto, ma servirebbe un intervento a 360 gradi in tutta la città , dagli opifici dismessi alla villa comunale e ovunque si creino le condizione dello sviluppo per la fauna, annota il numero uno della Sia. Qualsiasi spazio è potenzialmente pericoloso. A Cerignola vi sono situazioni drammatiche da risanare.
Di parere contrario il sindaco, che invece pensa già ad esternalizzare i servizi: In assenza di spiegazioni soddisfacenti e di concrete rassicurazioni sul futuro, il Comune è intenzionato ad aggredire il problema rivolgendosi ad altra ditta e trattenendo le somme così impiegate da quanto dovuto alla SIA. La lettera- prosegue Metta- rientra perfettamente nelle competenze del Dirigente all’Ambiente, dottoressa Daniela Conte, ma ho scelto di firmarla anch’io, per rafforzare la contestazione ed assumerne la paternità politica. Comprendiamo appieno il disagio dei cittadini. Risolvere questa situazione vergognosa è una priorità assoluta dell’Amministrazione comunale che rappresento.
L’impressione è che dalle parti di Palazzo di Città si navighi a vista. Ammonta a 4.8 milioni di euro il debito che il Comune ha nei confronti del Consorzio. La soluzione prospettata da Metta e di iniziare a togliere servizi a Sia per affidarli a cooperative esterne: Non so come facciano a quantificare il costo dei servizi e la qualità degli stessi, vedremo carte alla mano se sarà possibile, rimarca Vasciaveo, ma credo che nessuno potrà mai dimostrare che non abbiamo svolto il nostro lavoro, anzi. Non abbiamo responsabilità in questa invasione di topi e insetti.
Che l’amministrazione punti allo smantellamento della società che si occupa dei rifiuti è un’ipotesi che sta dilagando anche in alcune fette della maggioranza. è Franco Metta in persona a tenere le fila della questione, anche perchè l’assessore al ramo, Antonio Lionetti, si sta mostrando più per le gaffes (copia-incolla del regolamento comunale sui rifiuti espunto dal sito del comune di Sassari, invito a gettare rifiuti speciali quali i topi in semplici cassonetti) che per lungimiranza e per una strategia ad ampio respiro. La soluzione del futuro prospettata da Metta potrebbe essere il ricorso a società esterne scorporando la galassia dei servizi (differenziata, manutenzione, verde) in capo alla società diretta da Francesco Vasciaveo. Nel 2016, infatti, scadrà il contratto con SIA. E c’è da scommettere che fino a quel giorno il bersaglio sarà ancora il manager: La situazione può degenerare perchè se nasce la fobia dei topi, come già vedo, potrei rischiare personalmente sulla mia pelle, non è corretto alimentare una tensione già altissima, avverte.
Michele Cirulli