Il cda di SIA è illegittimo: tutto da rifare per il Consorzio Fg4?
è il DPR numero 251 del 30 novembre 2012 e prevede che i consigli di amministrazioni delle società controllate e collegate rispettino la parità di genere. Nello specifico, infatti, è previsto che in un cda composto da tre persone, almeno una sia di sesso opposto.
Altri guai, dunque, su SIA srl che due giorni fa ha visto la nascita del nuovo organismo di gestione e controllo formato da Rocco Lisi, Giuseppe Devenuto e Nicola Iungo.
Non una donna, il che potrebbe rendere problematica, in caso di ricorsi, la validità degli atti sottoposti all’attenzione del nuovo organo. Mancherebbe dunque almeno una quota rosa.
A stabilirlo è il decreto che detta i termini e le modalità di attuazione della disciplina concernente la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo nelle società , costituite in Italia. Cosa succederà adesso è la legge a dirlo: Le società sono tenute a comunicare al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro delegato per le pari opportunità la composizione degli organi sociali entro quindici giorni dalla data di nomina degli stessi o dalla data di sostituzione in caso di modificazione della composizione in corso di mandato.
Dopo questa fase, appurato il non rispetto della quota rosa in seno a SIA srl, vi è la “”diffida per la società a ripristinare l’equilibrio tra i generi entro sessanta giorni. In caso di inottemperanza alla diffida, il Presidente del Consiglio dei Ministri o il Ministro delegato per le pari opportunità fissa un nuovo termine di sessanta giorni ad adempiere, con l’avvertimento che, decorso inutilmente detto termine, ove la società non provveda, i componenti dell’organo sociale interessato decadono e si provvede alla ricostituzione dell’organo nei modi e nei termini previsti dalla legge e dallo statuto. Ancora una gatta da pelare per la SIa srl, che dopo la relazione shock sullo stato finanziario dell’ente e dopo l’esaurimento dei lotti in discarica, sembra inciampare anche sul nuovo cda.