Ecolav, senza gli ambientalisti oggi si parlerebbe d’altro
| IL PUNTO | La colpa è della minoranza. è questo il sunto della nota stampa diffusa dal gruppo consigliare del Cambiamento sul caso Ecolav e sulla mancata partecipazione al tavolo tecnico di luglio scorso, quando Metta era già sindaco di Cerignola.
Di certo l’opposizione non è stata impeccabile e martellante. Anzi, è stata scalzata dal rumore di Bevilacqua e dei Ribellioni sul caso Ecolav. Se non ci fossero state le associazioni ambientaliste, probabilmente a quest’ora maggioranza e minoranza avrebbero preferito accapigliarsi su altro. Tipo folklore scambiato per minacce di morte. Se grillini e AmbientiAmo non avessero incalzato la politica, la politica probabilmente avrebbe nascosto la polvere sotto il tappeto. Argomento troppo hot per l’intero consiglio comunale. Oggi, però, le associazioni pungolano gli amministratori, che sono costretti a correre ai ripari. Il resto è materia di giudici: Gino Caiaffa sostiene di essere in possesso di tutta la corposa documentazione utile a tenere in piedi l’impianto; gli oppositori invece ritengono che quel progetto mal si concili con il Piano Regolatore. La decisione sarà presa a Bari.
Così il gruppo del cambiamento appoggia incondizionatamente l’operato del Sindaco e degli assessori tutti riguardo la decisione di proporre ricorso al TAR avverso l’AIA concessa dalla Regione Puglia, lo scorso 27.07.2015 a ECOLAV, l’azienda di smaltimento rifiuti sanitari pericolosi ad alto rischio infettivo, sito in zona industriale (zona PAP fase 1).Alla vicenda abbiamo impresso il nostro indirizzo politico e adesso ne accogliamo con soddisfazione il risultato amministrativo, facendolo nostro in perfetta linea e sintonia con il programma elettorale che ha contraddistinto il gruppo consigliare del cambiamento, rivolto essenzialmente alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente; imprescindibile questa dalla tutela e salvaguardia della salute pubblica.
Proprio in difesa della nostra salute- si legge nel comunicato del gruppo consiliare tutto- abbiamo, dopo un attento studio della documentazione riguardante la vicenda ECOLAV, non senza l’ausilio di consulenze legali altamente specializzate, inteso caldeggiare la assoluta necessità del ricorso al TAR per valutare i pregnanti profili di illegittimità amministrativa che si sono ravvisati nell’Autorizzazione Integrata Ambientale.
La stoccata al PD e Forza Italia (che oggi è più che mai stampella di governo): Registrando l’immobilismo politico e amministrativo avuto in tutti questi anni dalle amministrazioni che ci hanno preceduto, indistintamente di destra e di sinistra, e in perfetta coerenza con il nostro impegno elettorale, riteniamo essenziale il ricorso al TAR al fine di fare emergere le tante criticità nella gestione dell’iter autorizzativo, esempio ne è la concessione della VIA in presenza di una molto probabile incompatibilità urbanistica, che diversamente non sarebbero potute essere rilevate, riferiscono i cicognini.
Alle opposizioni va il nostro più sincero biasimo per non aver colto, per viltà mascherata da incompetenza, le pesantissime ricadute ambientali che tale autorizzazione potrebbe continuare a perpetrare. Avendo avuto l’onore di amministrare questa città , per noi maggioranza- proseguono i consiglieri- è doveroso un richiamo alla responsabilità rivolto ai consiglieri di minoranza che hanno dimostrato poca sensibilità , mancanza di considerazione per il proprio ruolo e superficialità nell’espletamento dello stesso, manifestate attraverso la totale assenza di iniziative di ogni genere riguardo la vicenda ECOLAV.
La loro condotta è stata contraddistinta, in negativo, dall’unica pessima azione di comodo intrapresa: quella di venire a rimorchio della maggioranza unicamente per denigrarne l’operato, senza alcuna intenzione propositiva e collaborativa, mancando di far pervenire richiesta esplicita di discussione sull’AIA, concessa a ECOLAV, in sede consigliare per cercare di affrontare, congiuntamente al gruppo consigliare del cambiamento, tale importante questione per la città , attaccano i cicognini.
Il gruppo consigliare del Cambiamento- concludono- si è fatto portavoce delle preoccupazioni della città e delle istanze delle associazioni, attive e presenti sul territorio, mettendo in atto coraggiosamente ogni azione atta alla difesa della legalità , dell’ambiente e della salute pubblica.