La scuola senza Natale, genitori furiosi alla Marconi
è una storia un po’ controversa, quella capitata l’altroieri a Cerignola, dove una circolare interna all’istituto comprensivo Marconi-Aldo Moro si è tramutata in una battaglia “ quasi fisica- tra genitori e dirigente scolastico.
Con una nota, infatti, la dirigente Maria Luigia Di Staso annuncia che per l’anno in corso è interrotta ogni attività di preparazione al Natale: niente recite, niente canti, niente attività extra.
Solo ordinaria amministrazione, nemmeno addobbi all’interno delle classi. Il motivo è tanto serio quanto dibattuto e risiede nella scomparsa prematura di una docente, deceduta la scorsa settimana. A causa del grave lutto che ha colpito questa Comunità Scolastica per l’improvvisa dipartita di una nostra insegnante, si comunica che tutte le attività previste per il periodo natalizio sono annullate. Sono queste le tre righe che hanno creato indignazione nei genitori, che a loro volta hanno protestato duramente contro la scelta della Distaso, che avrebbe cancellato anche i viaggi di istruzione. Anche perchè a subire la scelta del dirigente non sono soltanto gli alunni delle scuole elementari, ma anche i bambini della scuoladell’infanzia. Dice un genitore: sono dispiaciuta per la perdita ma da qui a non fare un presepe a scuola o una poesia lo trovo veramente assurdo! Sono bambini di appena 3-4-5 anni!.
La platea degli scontenti e delle scontente si allarga: Io vorrei chiedere alla dirigente ed a tutte le maestre che hanno detto che non se la sentono di festeggiare con i bambini (riguardo preparazione recita) se a casa loro non festeggeranno il Natale.. Trovo assurdo sospendere i preparativi e dire ai bambini anche la causa. I bambini- spiega una madre- assoceranno la morte come la fine dei loro progetti, il messaggio che sarebbe dovuto arrivare invece è quello che la vita continua.
Ma se il dibattito, davanti alla scuola Marconi e sui social network è duro ma corretto, altrettanto non potrebbe dirsi sentendo quanto riferisce la dirigente Maria Luigia Di Staso, che due giorni fa ha affisso un manifesto sul portone dell’istituto scolastico. Il dirigente è stato in malo modo avvicinato da alcuni genitori di questa scuola che, senza mezzi termini e con frasi volgari e minacciose, le hanno detto che le manifestazioni di Natale non devono essere annullate, che i loro figli devono partecipare alla recita natalizia, che la dirigente deve fare quello che dicono loro e basta, si legge nell’avviso.
Va evidenziata l’assurdità dei comportamenti tenuti, improntati all’arroganza se non a violazioni di legge, si legge nello scritto, La morte- conclude- è cosa drammatica e non va banalizzata con festini, o peggio, con comportamenti improntati ad arroganza e sopraffazione. Come spiegare tutto questo a bambini di 4 anni rimane l’interrogativo dei genitori.
La scuola Marconi, tra l’altro, due mesi fa si era stretta intorno ad Alessio, il piccolo alunno di 9 anni deceduto dopo una lunga e feroce malattia. Appena un mese fa la dirigente finì nell’occhio del ciclone dei genitori per aver gestito, a loro dire, il caso di scabbia nella scuola in maniera non convenzionale. La dirigente, proprio su queste colonne, dimostrò di aver adempiuto a tutti i passaggi dopo aver saputo dei due casi di scabbia nel suo istituto. Oggi la decisione di interrompere i festeggiamenti provoca una serie di polemiche sull’opportunità di mettere piccoli alunni di fronte alla drammaticità di taluni eventi già in tenera età .
Michele Cirulli