domenica, Dicembre 22, 2024
Cultura

Marietta, la guaritrice ortese tra sacro e profano

Nelle vecchie foto ingiallite di Maria d’Agostino, non la si vede mai ritratta senza il quadro della Madonna dell’Altomare o senza le lunghe file interminabili di gente venuta da molto lontano, per renderle omaggio.

 
E’ la storia di un culto che ad Orta Nova, nei primi anni del dopoguerra, avrebbe potuto tranquillamente raggiungere la portata e la fama del vicino Padre Pio di San Giovanni Rotondo ma, per una serie di motivi, oggi pare finito nel dimenticatoio.
La leggenda popolana, prende le mosse dal lontano 1916, quando la giovane Maria, affetta da un gravissimo male, decide di recarsi da sola ad Andria, dove dal 1500 si adorava la Madonna dell’Altomare. Giunta alla città  dei tre campanili, si fece segnare la fronte con l’olio benedetto della lampada della Vergine Maria e, sulla via del ritorno, con 3 centesimi comparsi miracolosamente nelle tasche del suo grembiule, acquistò un grosso quadro della Madonna dominatrice dei mari. Una volta tornata ad Orta Nova, Marietta guarì miracolosamente e si sposò ed ebbe tre figli. Ma l’evento che sicuramente segnò la sua vita fu quando, durante la Seconda Guerra Mondiale, si accorse di avere dei doni di guarigione.
Con le visioni della Madonna dell’Altomare, si dice che Marietta ebbe anche il dono della preveggenza; mentre nel frattempo la sacra effigie, conservata nell’abitazione dei coniugi Balsamo, continuava a dispensare guarigioni ai visitatori. Per grazia ricevuta, migliaia di devoti lasciavano quadri, ciocche e trecce di capelli, veli nuziali, oggetti in oro e somme di denaro. E fu proprio con queste donazioni, provenienti da tutte le parti d’Italia e anche dall’estero, che Maria e suo marito Ciro, riuscirono nel 1945 a porre la prima pietra per la realizzazione della cappella di Via Ordona, dove fu predisposto l’altare con il quadro miracoloso. Questo fu il momento di massima diffusione del mito di Mariett la Madonn, ma evidentemente qualcosa stava per cambiare.
Le autorità  ecclesiastiche, infatti, continuavano ad apprendere con diffidenza le notizie relative ai miracoli di Orta Nova e quindi iniziarono a giungere da Roma le prime lettere di diffida. Anche il rapporto con le Istituzioni Pubbliche non fu mai idilliaco tant’è che, per motivi mai chiariti nel corso della storia, la stessa Marietta fu più volte arrestata. Queste vicende lasciarono degli strascichi importanti nell’opinione pubblica e così lentamente si andava perdendo quel punto di riferimento che fu Marietta. Dopo la morte, avvenuta nel 1977, i suoi presunti doni di guarigione sono spariti insieme a lei, e i figli non hanno potuto che vivere di ricordi e di corrispondenze dei devoti da tutte le parti del mondo. Il quadro della Madonna dell’Altomare è oggi conservato nella nuova Chiesa di Via Ponticello, mentre la vecchia Cappella edificata da Marietta, è stata sconsacrata ed è tuttora in disuso. Oggi, la parrocchia dell’Altomare, ogni anno festeggia in Agosto, la propria festa, ma da quando non c’è più Marietta la miracolosa davanti alla carro della Madonna, non è più lo stesso.

Francesco Gasbarro
 

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