Toh! Adesso nessuno conosce Emiliano (dopo essere saliti sul carro del vincitore)
Adesso i politici foggiani si superano. Dopo la corsa per arrivare a mettere piede sul carro del vincitore, a maggio scorso, quando Michele Emiliano ha vinto senza difficoltà la competizione elettorale regionale, adesso la politica di Capitanata lo rinnega.
In seguito alla pubblicazione della bozza del piano di riordino sembra che nessuno lo abbia appoggiato e che la sua elezione sia frutto di una magia.
L’ex assessore regionale alla sanità , Elena Gentile, utilizza le parole delirio e delirio di onnipotenza per descrivere le ultime intraprese del governatore, eppure sembra ieri quando, in campagna elettorale, scaricava Dario Stefano a cui aveva promesso l’appoggio e inebriata da un piatto di cozze prometteva fedeltà al governatore: Con Michele Emiliano il rapporto è stato sempre franco leale, aperto alla discussione. Il segretario del Pd è in campo. Quindi rinnovo gli auguri a Dario Stefà no, ma io indosso una maglia e a questa maglia sono molto legata. Ed anche quando a dirigere la Asl di Foggia era Attilio Manfrini, cerignolano come Gentile e a lei vicinissimo, che più volte ha espresso l’idea di giungere alla soluzione finale Riuniti-Casa Sollievo come unici grandi presidi ospedalieri di Capitanata, Gentile cade dal pero una volta appresa la formula varata da Emiliano che muove lentamente in quella direzione.
è monumentale il tentativo di Franco Metta, a Cerignola, di disconoscere il presidente piddino: In campagna elettorale comunale si vantava della “”filiera istituzionale””. Ora “ dice rivolgendosi al PD- ho capito a che serve la filiera tra Presidente del Consiglio, Presidente della Regione, onorevoli e senatori di maggioranza, consiglieri regionali di maggioranza, europarlamentare. ..a chiudere gli ospedali. Anche in questo caso la memoria è corta. Perchè Franco Metta è stato costola di Emiliano alle provinciali passate, appoggiando Miglio alla presidenza, e solo qualche tempo fa, annunciando feeling elettorale, si esibiva in sviolinate social: Oggi vi ho portato Michele Emiliano, è innegabile che per noi oggi lui rappresenti un punto di riferimento cui guardare, anche in virtù della vocazione del movimento a guardare oltre gli angusti confini cerignolani. Eppure oggi sono tutti contro il governatore che ha umiliato la cittadinanza e il territorio.
Da quando gli uffici regionali hanno iniziato a studiare una bozza che rivedesse la sanità pugliese sono passati due mesi e soltanto due settimane fa i sindaci hanno chiesto che i documenti fossero resi pubblici. Di mezzo ci sono state anche due bocciature del piano da parte del Ministero. Per Antonio Tutolo nessuno rappresenta le istanze del territorio lucerino: Sono stato l’unico a provare a dare un rappresentante Regionale a questa città per difendere quella struttura nel posto dove quelle decisioni vengono prese. Sappiamo tutti come è andata¦Molti presunti politici si sono defilati, nascosti, eclissati…e ancora una volta si è preferito o restare a casa o dare fiducia a chi è venuto da fuori a brucare voti.
Ma è stato proprio Emiliano a fare del progetto civico Lucera “ San Severo il suo serbatoio più grande, tanto che la Capitanata è stata la provincia che ha portato maggior consenso al sindaco di Puglia (51%). Nella conferenza dei sindaci tenutasi a Foggia, alla presenza del direttore generale Piazzolla, Tutolo esprimeva dubbi per non essere stato coinvolto, al pari degli altri civici che hanno portato voti al progetto del governatore che oggi nemmeno li chiama. Insurrezione di Francesco Miglio, figlioccio politico di Michele Emiliano, che lunedì è corso a Bari per chiedere delucidazioni in una riunione fiume. Così, in questo mare di memoria a tempo determinato, Gianfilippo Mignogna, sindaco di Biccari, cerca di suonare la carica promuovendo una raccolta di 60 mila firme per indire un referendum che scongiuri la penalizzazione dei Monti Dauni.
Michele Cirulli