Rifiuti, Metta continua a scappare. “”Difendo la mia scelta””
Metta replica a quanto raccontato da Marchiodoc.it nella mattinata di oggi, con la denuncia a suo carico e di altre tre persone per la gestione dell’impianto SIA srl. Veste i panni della vittima sacrificale dicendosi impossibilitato a fare altrimenti per tutelare l’ambiente e salvare livelli occupazionali.
La domanda a cui non risponde, che è quella che il NOE gli ha già rivolto, è un’altra: perchè in nove mesi non sono iniziati i lavori di adeguamento dell’impianto. Metta tace e parla d’altro.
L’ impianto di bio stabilizzazione dei rifiuti solidi urbani in uso a SIA- dice- è, rispetto al Documento autorizzativo regionale, inadeguato. Inadeguatezza legata al fatto storico per il quale, nato per biostabilizzare i rifiuti dei nove Comuni del Consorzio, si è ritrovato da anni a dover trattare i rifiuti di quasi tutta la Provincia di Foggia, attualmente di non meno di 32 Comuni. Questa situazione è stata determinata anche da tutta una serie di ordinanze regionali e prefettizie, con le quali si ordinava a SIA di ricevere e trattare una quantità di rifiuti tripla rispetto a quella prevista.
Questa la situazione ereditata da me, quale Presidente del Consorzio, dal Consiglio di Amministrazione SIA e dal Direttore Generale. Questa situazione è in atto da anni ed escludo fosse ignota agli organi di Polizia Giudiziaria, a cui le condizioni di trattamento dei rifiuti non potevano che essere note e risapute. Una soluzione era possibile e immediatamente praticabile. A scanso di responsabilità – aggiunge il sindaco- avrei potuto ( e nel mio personale interesse, dovuto ) chiudere l’ impianto. Rifiutarmi di ricevere rifiuti fino al quando, tra oltre un anno, non fossero stati conclusi i lavori di ristrutturazione dell’ impianto. Nessuno mi avrebbe indirizzato un avviso di reato. Ma 32 comuni della provincia di foggia, tra cui anche la mia cerignola,sarebbero stati sommersi dai rifiuti, non sapendo più dove andarli a conferire. Che simpatica situazione. Rivendico la mia scelta .
Mi faccio denunciare, piuttosto che: chiudere l’ impianto; affogare di rifiuti mezza provincia, cerignola compresa; mettere in mezzo ad una strada l’ intera forza lavoro di sia. Ho sbagliato? Non credo, anzi sono certo di aver operato per il meglio, rischiando in proprio, ma tutelando salute, ambiente e livelli occupazionali. E’ ridicolo che si debba essere penalmente denunciati per non aver arrecato danni irreparabili ad una intera Provincia. Ma se questo è il prezzo da pagare, lo pago volentieri. Per la mia città e per la mia Gente, conclude.
Unica domanda: perchè in nove mesi non è stato adeguato l’impianto?