Roghi e depuratore, la città è nel caos (e la politica ci sguazza)
[ IL PUNTO ] Tanfo, puzza, olezzi, ventata di bruciato da zone ben precise della città (via Candela non è Tressanti, dove si trova l’inceneritore). Lionetti ci ascolta e smette di sciorinare l’inutile lista di vedremo, studieremo, valuteremo che rispolvera come un disco rotto da dieci mesi e inizia a fare qualcosa di concreto indirizzando una diffida agli enti che, a vario titolo, devono interessarsi del corretto funzionamento del depuratore.
Un atto che formalmente, da solo, vale zero, ma che potrebbe essere l’inizio di denunce penali presso la Procura della Repubblica, come promesso dal titolare della delega all’ambiente.
Gli Enti a cui è stata indirizzata la missiva sono: la Regione Puglia “ Servizio Risorse Idriche “ l’Acquedotto Pugliese, la Provincia di Foggia, l’Arpa Puglia, la Soc. Pura Depurazione, la Soc. Simeone, l’Asl, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e il Comando della Polizia Municipale. “”Opportuna informazione di tale diffida è stata inviata anche alla Prefettura di Foggia. Se non si riceveranno rapide ed esaustive delucidazioni, si notizieranno le autorità giudiziarie competenti per i provvedimenti che riterranno più opportuni””, promette Lionetti.
Franco Metta dà la colpa all’inceneritore (che è attivo da oltre un anno) per la puzza di bruciato, ma quando la città è stata avvolta da una nube tossica l’epicentro è stato via Candela. Così come ieri sera, quando un odore di plastica ha invaso il rione Torricelli per poi diffondersi nella parte nord del centro. E cosa ci azzecchi l’inceneritore, che di certo non significa aria pulita, è mistero.
I cittadini s’interrogano su cosa stia capitando e quale sia la fonte del puzzo. Pensare che anche nelle giornate di calma e a zero ventilazione i fumi dell’inceneritore, a 14 km di distanza, possano raggiungere il centro abitato è un’offesa all’intelligenza. Metta dice è un’ipotesi. Certo. Anche i roghi illegali di rifiuti sono un’ipotesi. Che Metta non contempla nemmeno per sbaglio. In ogni caso, perchè non allertare la Prefettura anche sulla puzza di bruciato?