Tecnici SIA: “”Discarica attiva fino al 28 maggio””. Poi emergenza
La discarica Forcone Cafiero avrà vita breve, perchè a fine maggio i rifiuti non potranno essere più accolti presso l’impianto gestito dalla SIA srl, braccio operativo del Consorzio di Igiene Ambientale Fg4 a cui aderiscono i comuni di Ceringola, dei 5 Reali Siti, di San Ferdinando di Puglia, Margherita di Savoia e Trinitapoli.
A riferirlo nell’ultima riunione tra i sindaci è il presidente del CIA Franco Metta, il quale mette in guardia dalle possibilità di crisi imminente: I tecnici hanno individuato nella data del 28 maggio venturo il termine entro cui l’impianto sarà considerato saturo e non utilizzabile. Mancano dunque 4 settimana alla concretizzazione dell’emergenza ambientale perchè SIA srl, che accoglieva 31 comuni della provincia di Foggia ed oggi ne accoglie solo 9, si trova sprovvista del sesto lotto, come prescritto dall’AIA del 2014. Per questo a febbraio i NOE hanno denunciato 4 persone, tra cui presidente del consorzio, direttore generale, presidente del cda e tecnico della struttura. Al processo in corso si aggiungono diversi aspetti da dover affrontare a stretto giro: sesto lotto, biostabilizzatore, impianto di compostaggio, salvaguardia dei livelli occupazionali, costi di gestione.
I lavori per il biostabilizzatore dovrebbero partire a breve, anche perchè sono stati già contrattualizzati. Secondo il direttore generale, Michele Centola, lo stop è seguito alla volontà di attendere il giudizio del TAR rispetto ad un ricorso presentato da una delle società escluse in fase di affidamento. La ricostruzione, però, non ha convinto i carabinieri del NOE, che hanno optato per la denuncia di quattro persone. La società adesso, insieme alla proprietà degli impianti, dovrà dare prosecuzione a quanto fatto dall’ex amministratore unico Francesco Vasciaveo e all’ex presidente Antonio Giannatempo.
Stesso discorso per l’impianto di compostaggio, per il quale sarebbe pronto un cronoprogramma per scandire le varie fasi dei lavori. Dal verbale della conferenza sindaci si apprende che si stanno perfezionando gli accordi con BNL, l’istituto di credito che dovrà finanziare parte della struttura (gli altri investimenti sono interni e regionali). Anche in questo caso la progettualità nasce dalla gestione Vasciaveo-Giannatempo ed era già pronta sul tavolo del nuovo management. Perchè, insieme a questi progetti, c’è stato anche un valzer di responsabilità . Come per il caso del sesto lotto di discarica. Franco Metta, come sindaco di Cerignola, dice di non volerlo, anche perchè ha fondato la sua campagna elettorale proprio su questo tema e facendo leva su questa promessa; da Presidente del Consorzio, però, deve recepire la volontà dei soci (gli altri sindaci) che hanno già dato l’assenso. E già ci sono i sindaci dei Reali Siti che, attraverso il membro di Cda Nicola Iungo, hanno fatto sapere di non volere opzioni alternative a Forcone Cafiero. La settimana scorsa, però, pare vi sia stato un incontro informale tra Rocco Bonassisa e Gianfranco Grandaliano, manager di Amiu Puglia. Pare infatti che il destino di SIA vada incontro alla società barese che ha già fagocitato Amica di Foggia prendendo in gestione gli impianti.
Stessa cosa, a fine mese, potrebbe accadere anche a Cerignola, coronando un vecchio pallino del presidente Michele Emiliano riguardante la costituzione di un’unica società a livello regionale che si occupi della gestione del ciclo di rifiuti. Franco Metta, che scarica il barile nelle mani delle passati amministrazioni, invita all’unione: Bisogna, ineludibilmente, adeguare i singoli contratti di servizio che SIA ha in corso con le nove città del bacino, agli effettivi costi del servizio. Chi si sottraesse a questo obbligo giuridico, economico e sociale metterebbe a rischio la sopravvivenza di SIA e i trecento e passa posti di lavoro. Venuti meno gli introiti della ormai esaurita discarica consorziale non è più sostenibile un servizio che non sia adeguato nei costi a quello che è il reale ed effettivo impegno economico di SIA per la realizzazione del servizio stesso.
Anche la Regione deve fare il possibile per evitare a SIA il destino della Lombardi, con le relative drammatiche conseguenze per i lavoratori e per la stessa sostenibilità del ciclo di smaltimento dei rifiuti, auspica il presidente del Consorzio, che chiederà un incontro con il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano, per sollecitare un intervento straordinario a sostegno di SIA. Nel frattempo chiedo a tutti di fare il proprio dovere, per quanto impopolare possa essere chiedere ai propri cittadini, già tartassati, un ulteriore, pesante, sacrificio.