Sgarro dal Prefetto: “”A Cerignola alto rischio di infiltrazione criminale””
Quasi tutti gli atti amministrativi hanno evidenti limiti. Siamo di fronte a procedure oggettivamente strane. Quando c’è qualcosa di opaco, come in questi casi, esiste il rischio di infiltrazione e l’asticella dell’attenzione si deve per forza alzare.
Il segretario del Partito Democratico di Cerignola, Tommaso Sgarro, non usa mezzi termini per indicare l’aria che tira dalle parti di Palazzo di Città , sugli atti prodotti dall’amministrazione del sindaco civico Franco Metta. Tutti i dubbi, insieme ad un faldone di atti, gare, appalti, dichiarazioni pubbliche e relazioni è stato messo nelle mani del Prefetto di Foggia, Maria Tirone, al termine di un incontro tenutosi ieri pomeriggio in Prefettura.
A maggior ragione, prosegue il democratico, il rischio di infiltrazione è anche alto quando c’è incapacità , quando gli atti sono monchi e si prestano ad uso e consumo di soggetti che fanno parte delle organizzazioni criminali. Dire che in qualche modo bisogna aspettare che arrivino le manette è miope. La politica ha il dovere di controllare e denunciare gli atti amministrativi che non risultino trasparenti. Altrimenti ci troveremmo di fronte alla banale gestione del potere, aggiunge il segretario PD.
Sotto osservazione ci sono diversi bandi, che potrebbero favorire l’ingresso di interessi poco chiari. Nei giorni scorsi la formazione di centrosinistra ha inviato diverse denunce alla Procura della Repubblica che riguardano la villa comunale, il verde pubblico, il piano delle fosse, la cabina elettrica, la mensa scolastica, che sono stati oggetto di discussione. Ci sono notizie di reali infiltrazioni o le presunte infiltrazioni sono già in corso? Sgarro risponde: Quello che sappiamo è quello che leggiamo attraverso gli atti amministrativi che ci parlano di alcune evidenti irregolarità e buchi amministrativi, e ci lasciano pensare che la macchina amministrativa non funzioni. Abbiamo espresso al prefetto tutte le nostre perplessità , saranno gli organismi preposti ad andare a fondo a certe questioni. Il PD è stato opposizione sia con la giunta Giannatempo, che con la giunta Metta, ma i democratici intravedono delle corpose differenze sostanziali: da una parte c’è la sciatteria dell’amministrazione Giannatempo che ha contributo all’azzeramento degli atti amministrativi, qui invece- aggiunge il già candidato sindaco dem- c’è un proliferare di atti monchi. Si annida lì la nostra preoccupazione, dove il tessuto criminale possa andare a infiltrarsi. Dove ci sono gli interessi economici. L’esperienza Giannatempo è stata sciatta, e la Città immobile per 5 anni. Oggi è ferma, ma c’è un proliferare di documenti che mettono in campo interessi economici non affatto chiari.
I bandi più controversi sono diversi: Verde e villa sono paradigmatici, la mensa scolastica è un pasticciaccio. I tre bandi di carattere urbanistico sono fermi al palo. C’è il pericolo che atti di questo tipo, non perfettamente trasparenti, possano essere attrattivi. Qui dovrebbe intervenire la politica, che spiega e verifica. Cerignola che ha una storia e un presente criminale molto forte, e vorrebbe evitare una storia di future infiltrazioni. Come è possibile che la criminalità organizzata estenda i tentacoli sulla cosa pubblica? Tecnicamente- dice- si può infiltrare attraverso bandi non corrispondenti alla normativa, soprattutto per realtà di recente costituzione che potrebbero essere agevolati da bandi leggeri. Bandi fatti non bene possono penalizzare chi fa tutto secondo norma e favorire chi non avrebbe i requisiti per parteciparvi.
L’asticella dell’attenzione è letteralmente saltata sul caso abusivi, altro piatto forte sottoposto al Prefetto Maria Tirone: Stupore e sdegno nel momento in cui a Bari un sindaco ha rischiato la propria incolumità , mentre qui si apre lo scontro “ non primo e non sarà ultimo- e ti fa andare in cronaca non per la schiena dritta contro criminalità , ma perchè qui si è creato un conflitto con le forze dell’ordine, commenta Tommaso Sgarro.
Michele Cirulli