Il caso Cerignola spiazza. Il PD di Foggia fa spallucce
Tommaso Sgarro ha lanciato il rischio infiltrazione criminale in merito ai bandi e agli appalti del Comune di Cerignola, facendo leva anche sui vertici provinciali e regionali del suo partito. L’appello, però, è caduto nel vuoto: il Partito Democratico di Capitanata, nelle figure apicali, non sembra interessato al tema legalità .
Non prende posizione la Federazione di via Taranto, che di fronte ad esternazioni pesanti, riferite anche al Prefetto di Foggia Maria Tirone, preferisce fare spallucce. Non vogliono rilasciare dichiarazioni dai piani alti nè il deputato Michele Bordo e nemmeno l’assessore regionale Raffaele Piemontese. A conferma, forse, che i pessimi rapporti sull’asse Foggia-Manfredonia-Cerignola iniziano ad incidere in maniera concreta anche sulla vita delle comunità e sul dibattito pubblico, ormai monco in ogni realtà della provincia. Ad intervenire rispetto al caso Cerignola è l’europarlamentare Elena Gentile: Allungando l’occhio, l’intero territorio è attraversato da fibrillazioni abbastanza evidenti. C’è il tema del rispetto delle regole che lo Stato ha il diritto-dovere di garantire nei modi e nelle forme che riterrà . Il tema c’è ed è stato più volte dettagliato dal gruppo consiliare di Cerignola. Ad un anno dall’ingresso a Palazzo di Città della Coalizione del Cambiamento guidata da Franco Metta a far discutere sono soprattutto gli appalti pubblici, le procedure anomale e spesso irrituali, le polemiche che si trascinano nei tribunali.
Da una prospettiva distaccata il bilancio di questa amministrazione è catastrofico perchè gli spunti di crescita e sviluppo sono totalmente assenti. Ci sono 4-5 gare al palo per vizi procedurali, o per altre letture che il nostro gruppo consiliare ha riferito. Dopo le multe degli escrementi ai cani e quattro aiuole non mi pare che questa città abbia cambiato volto o mostrato una voglia di reagire ai limiti e alle defaillance del passato, anzi, commenta l’eurodeputata. Sulla questione legalità , sostiene, politica e magistratura dovanno mantenere percorsi paralleli ma distinti: Vizi, procedure, altro? Probabilmente ci sarà altro, ma non sono io che posso indossare la toga ed emettere sentenze. Queste sono informazioni di pubblico dominio, ormai. Penso che altre istituzioni dovranno vagliarle, giudicarle, approfondirle. Il gruppo consiliare ha reso pubbliche situazioni che non sarebbero nemmeno conosciute. Penso che questa cosa sia avvertita dall’opinione pubblica, sento una profonda delusione intorno all’operato di questa amministrazione, aggiunge la democratica.
Che già pensa al futuro prossimo: Tra un po’ arriveremo all’affare rifiuti e questo sarà un capitolo interessante perchè mi pare che le premesse fossero altre e non quelle di cui oggi siamo spettatori. So “ osserva Gentile- che era stata annunciata l’indisponibilità a fare il sesto lotto, ma che sdoppiandosi il sindaco dice no e il presidente del consorzio dice sì. Solo questo basta per bollare questa esperienza amministrativa. Sono spunti che faranno riflettere città e le istituzioni preposte, a garanzia di tutti.
Sul tema Franco Metta, da presidente del Consorzio di Igiene Ambientale vanta già un’inchiesta giudiziaria sul suo capo. Chi invece i dibattiti sul tema legalità li ha già affrontati, anche se con esiti decisamente più infausti, è un altro piddino consigliere comunale di Monte Sant’Angelo, Giovanni Vergura: Se il centrosinistra, come ho avuto modo di leggere, sta portando avanti una battaglia sulla legalità , tra l’altro supportata dai Giovani Democratici, vuol dire che hanno fondati elementi dalla loro parte. Purtroppo viviamo una fase delicata poichè molto spesso il ruolo che la politica dovrebbe avere, specie nei comuni del sud, viene a mancare. La lotta deve essere sociale e culturale, e così si riversa sulle istituzioni. A mancare, però, nella città di Di Vittorio, è il dibattito pubblico rispetto ai temi caldi della legalità : Quello che posso dire, ma proiettato sulla realtà di Monte Sant’Angelo- è che chi ha minimizzato in realtà sono stati i fautori di questa situazione nella mia città . Più minimizzavano, più magari c’erano responsabilità precise. Ancora oggi, nonostante lo scioglimento per Mafia, qui si continua a minimizzare, conclude Vergura. Il tema legalità nella città di Cerignola potrebbe prendere la via di Roma, direzione Ministero dell’Interno.