mercoledì, Febbraio 5, 2025
Cultura

Atelier dell’ausilio, risultati e speranze per il futuro

Si è concluso il workshop dedicato al progetto Atelier dell’Ausilio, tenutosi presso il Cercat situato in via Urbe, l’8 giugno, alle 11. Tra la soddisfazione generale dei relatori, si è notata la pesante assenza del consigliere regionale Marco Lacarra.

 
Questi avrebbe dovuto esporre le linee del suo disegno di legge, attualmente in discussione alla III Commissione riguardante l’obbligatorietà  dell’assunzione nelle gare d’appalto di soggetti portatori di handicap e in regime penale, nonchè il nuovo nomenclatore tariffario per le stesse.
La giornata è stata dedicata alla disamina del percorso che si è articolato in 6 mesi e sugli importanti risultati portati a casa.

A iniziare i lavori il sindaco avv. Franco Metta, munito di una pochette giallo penta stellato, in evidente stato di euforia per la tornata elettorale recente nei grandi capoluoghi nella quale il M5s ha visto un avanzamento notevole, il quale ha espresso la sua ammirazione per una legislazione dell’alternativa carceraria esemplare, ma di applicazione schizofrenica, forte della sua quarantennale esperienza di avvocato penalista, non lesinando una stoccata per i critici della sua decisione di assumere, per i lavori della manutenzione del verde pubblico, di venti pregiudicati, definendo il suo gesto un dovere civico, con lo scopo di ridare dignità  alle suddette persone.

E in effetti, la situazione per le misure di pena alternative alla detenzione non godono di buona salute, nel nostro centro, a sua detta. Basti pensare che il 90% delle offerte di lavoro che i detenuti ricevono sono fittizie o perlomeno dubbie, a fronte della difficoltà  di reperire imprenditori che ritaglino uno spazio lavorativo per loro.

Ma non solo i detenuti costituiscono il target del progetto, ma sussiste la volontà  di estendere il beneficio anche ai portatori di handicap e di disagio psichico. Forte di un partenariato pubblico privato di tutto rispetto, che annovera la Cooperativa sociale L’Obiettivo onlus, Escoop, l’Uepe di Foggia, l’Asl foggiana, la Casa circondariale di Lucera e la Fondazione Con il Sud, l’iniziativa è culminata nel varo di un Impresa Sociale che prosegua le attività  del progetto nella riparazione e nella progettazione di ausili protesici, fondata nel dicembre 2015. L’impresa, costituita con il nove di Innova, ha accolto detenuti della Casa circondariale di Lucia e dell’Uepe di Foggia.

La legislazione si è rilevata molto favorevole all’attività  della partnership, soprattutto attraverso l’articolo 112 de l dlg 50, il quale riserva nelle gare d’appalto il 30% di soci con problematiche varie, per qualsiasi operatore economico.

Cerignola si è mossa costruttivamente nella direzione disegnata dal progetto, aprendo una Officina esterna alle carceri per saldare il rapporto fra l’esterno e l’interno delle patrie galere, ma è al vaglio un progetto per estendere il progetto ai ragazzi autistici, segnalatisi per la loro solerzia e impegno nel lavoro.  L’Officina di Cerignola ha, tra l’altro, eletto a proprio capo uno dei giovani detenuti, il quale ha ricevuto una lettera di apprezzamenti da parte del presidente della Repubblica, pochi giorni fa.

Un progetto che coniuga un dovere etico, sancito nella Costituzione, con la convenienza e il risparmio, secondo le proiezioni nelle quali si calcola risparmi consistenti in tutta la Puglia, fino all’ammontare di 9.300.000 euro, qualora si sostituisce all’acquisto di nuovi ausili da parte delle als con la riparazione degli ausili da parte delle imprese sociali. Imprese sociali che godrebbero di prezzi inferiori agli stessi nomenclatori vigenti, che si cerca da anni di sostituire con un nuovo nomenclatore, arenato nei cassetti delle scrivanie degli uffici Ministeriali, fin dall’epoca del dicastero Del Turco.

Attualmente il progetto si trasferirà  ad Alessandria, in Piemonte, dove la casa Circondariale locale ha messo a disposizione uno spazio che sarà  ottimo per le attività  dei ragazzi autistici.

Notevole entusiasmo traspariva dalle parole del direttore della Casa Circondariale di Lucera, dott. Carmine Cantone, che ha assicurato la grande partecipazione dei Comuni pugliesi e lucani nei reclutamenti dei detenuti per i lavori pubblici, per ora limitati alle amministrazioni superiori ai 5.000 abitanti.
Enrico Frasca
 

0 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
0
Commenta questo articolox