Un anno di Delvino, tra assoluzioni, affidamenti e (poca) sicurezza
E’ passato un anno da quando a Francesco Delvino è stato affidato il comando di polizia municipale di Cerignola. Il suo arrivo fu accolto tra forti polemiche, in primis quelle dell’attuale vicesindaco Rino Pezzano, per i trascorsi giudiziari del capo dei vigili urbani.
Perchè “ sostenevano le opposizioni e gli allora dissidenti ancora senza poltrona- la verità dei magistrati farà il suo corso, ma l’opportunità di piazzare a vessillo di legalità una persona coinvolta in scandali giudiziari faceva a cazzotti con la buona politica propugnata da più parti.
E’ in prova per tre mesi, ripeteva Metta quasi a giustificarsi. Ed invece a Delvino è stato anche rinnovato il contratto, a prova superata, con un ricco stipendio di 106 mila euro annui. Il Partito Democratico, per opporsi alla nomina inopportuna avviò anche una raccolta firme dall’esito nefasto, a testimonianza, comunque, che il primo incarico conferito dal sindaco del Cambiamento aveva tutta l’aria di un flop perchè l’arresto del 2011 a Frosinone, nell’ambito dell’operazione Occhio Vigile su una presunta mazzetta da 200 mila euro, aveva avuto una eco non indifferente. Nell’anno di attività a Cerignola, Francesco Delvino si dice soddisfatto per la gestione del comparto, delle poche risorse umane a disposizione (da almeno 5 anni i vigili sono 35 ma ne dovrebbero essere 130). Ma in tema di sicurezza Cerignola ha voltato pagina?
L’impianto di videosorveglianza, a parte gli slogan e gli status di Facebook del primo cittadino, pare ancora non essere determinante nelle azioni di polizia urbana; i sistemi semaforici sono tutti spenti da anni (a Cerignola non si vede un semaforo funzionante dal 2012), la repressione promessa per i motociclisti senza casco, annunciata dallo slogan tolleranza zero, soprattutto nei parchi cittadini (che nel frattempo saranno privatizzati) ha prodotto più titoli di giornale che multe. In compenso è stato aggiornato il regolamento della polizia municipale ed è stato finanziato un corso sulla sicurezza per un costo di 53 mila euro, praticamente snobbato da tutte le istituzioni invitate alla kermesse, forze dell’ordine e Questura comprese. Anche in virtù, è bene ricordarlo, di quella clamorosa polemica sui venditori abusivi, le cui attività irregolari furono sanzionate da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza: fu proprio Delvino, sulla scia del sindaco Metta, a parlare di operazione di marketing rimarcando la presunta inefficacia del blitz.
Nonostante, tra l’altro, solo qualche mese prima furono proprio i suoi uomini ad essere protagonisti di controlli (terminati con proteste più o meno serene a Palazzo di Città ). Il pugno duro del comandante si è mostrato in tutta la sua veemenza nella lotta alla contraffazione e ai vu cumprà : due operazioni in due giorni, centinaia di scarpe sequestrate, momenti concitati in Piazza Dieci Fontane (una simile operazione in Campania gli è costata un’altra inchiesta per sequestro di immigrati, accusa decaduta due giorni fa per assoluzione, insieme ad altre 11 persone). Ma in via Fratelli Rosselli, angolo via Bologna, oggi il numero degli abusivi extracomunitari è identico a prima. Così come non ha sortito effetto la lotta alla prostituzione promessa a mezzo social dal sindaco Franco Metta, tanto che le ragazze dell’est sul tratto via Manfredonia sono addirittura aumentate, con tutto ciò che attiene al decoro urbano e allo sfruttamento della prostituzione e la negazione dei diritti umani.
In itinere, al momento, vi è l’ennesimo progetto sulla viabilità stradale. In cantiere il nuovo regolamento sul traffico urbano che si tradurrà nella predisposizione di varchi elettronici (videocamere) dislocazione di totem informativi digitali ed elementi di arredo urbano che individueranno un’area a traffico limitato (ZTL) e un’area pedonale (AP). Di grande esperienza amministrativa, Delvino è uno degli uomini di cui Franco Metta si fida di più.
Non a caso la sicurezza non ha avuto ingerenze politiche sino ad oggi. E nè la nomina di Zamparese alla guida del settore, può minimamente impensierire il comandante dei vigili urbani, data la totale impreparazione dell’assessore rispetto al ramo gestito. Infatti, mentre quasi tutta la tecnostruttura incassa bocciature, litigate cruente, il 14 luglio, un giorno prima della scadenza del contratto, Delvino riceve la proroga della posizione di comando fino al 17 luglio 2017. Un premio che gli consentirà di ricevere un compenso di altri 106 mila euro annui.Ad oggi, con l’acquisto della nuova auto di servizio ( Fiat Tipo da 18 mila euro), il rifacimento dell’ingresso di Palazzo di città (40 mila euro), la riattivazione telecamere (37 mila euro), l’implementazione sistema radio (18mila euro), aggiornamento piano protezione civile (16 mila euro), Delvino si conferma anche specialista degli affidamenti diretti.
Michele Cirulli