Legalità &Sicurezza, Zamparese si rivolge al Prefetto, Sgarro attacca Metta
La questione legalità continua a far discutere, anche alla luce dei continui atti criminosi registrati in città . L’assessore alla sicurezza Pia Zamparese, attraverso una nota, fa sapere che congiuntamente al sindaco Franco Metta, ho trasmesso una comunicazione al Prefetto di Foggia, la dott.ssa Maria Tirone””.
“”E’ noto a tutti – prosegue- che, nell’ultimo periodo, il nostro paese è stato vittima di episodi di violenza eclatanti: basti pensare all’episodio in danno delle ditta Marozzi ed agli innumerevoli furti che “”quotidianamente”” interessano il nostro territorio. Alla luce di quanto esposto, si chiede di “”attenzionare”” questo periodo di particolare “”recrudescenza della criminalità “” nel nostro paese, soprattutto nelle ore serali e notturne. Questa amministrazione è a disposizione, qualora vengano programmati servizi interforze, ad impiegare uomini della Polizia Municipale, aggiunge l’assessore di Cerignola Democratica. Sul tema interviene anche il segretario del Partito Democratico, Tommaso Sgarro, secondo il quale sarebbe in atto una crisi di credibilità istituzionale, dopo il diniego dell’ex giudice Giuseppe Ayala a presenziare ad un incontro indetto dall’amministrazione comunale. Motivi di opportunità , così avrebbe declinato l’invito il magistrato.
«Qua le supercazzole le spara solo Metta e le bufale sono il suo pane quotidiano. “ incalza Sgarro- Un personaggio in evidente crisi di credibilità istituzionale. Nessuno passa e vuole passare più da Cerignola. Si faccia una domanda e si dia una risposta lui, piuttosto che attaccare giornalisti lanciando messaggi minacciosi per mezzo post o comunicati. Per Metta, infatti, la cattiva pubblicità messa in piedi dai giornali locali avrebbe addirittura indotto il simbolo dell’antimafia a non partecipare all’evento a Cerignola.
I guai tributari del sindaco, le condanne, le figuracce mediatiche e un’amministrazione più che chiacchierata orami fanno da biglietto da visita a questa città . Eppure c’è una Cerignola con la schiena dritta e un mondo fuori la sua testa che non sono più disposti a vedere umiliata l’immagine della propria comunità in Provincia, in Regione e a livello nazionale. La misura è colma! Qui non si scherza più. Oltre gli insulti, le offese, le parole mafiose del sindaco rivolte a opposizione e giornalisti, c’è in ballo il futuro dei lavoratori di SIA, quanto delle cittadine e dei cittadini di Cerignola, oltre che il buon nome della nostra città , conclude Tommaso Sgarro.