La farsa sulla Liberazione: buon 25 aprile, Cerignola!
| L’ OPINIONE | I nostalgici pseudo-fascisti non si sono rassegnati al fatto che l’Italia sia stata liberata e vogliono cancellare quella pagina di storia, sia con una revisionismo strampalato da bar, sia facendola cadere nel dimenticatoio, semplicemente non ricordandola come si dovrebbe ricordare un evento storico ed epocale. Soprattutto a Cerignola, patria di Giuseppe Di Vittorio.
I giovani aspiranti di sinistra, invece, blaterano di Liberazione e non si accorgono ancora di essere esponenti di quel PD che ritiene “”divisiva”” una manifestazione dell’associazione dei partigiani e, nei fatti, hanno già cercato di cancellare quella stessa storia che idealmente è il primo mattone verso la libertà dettata nella Costituzione, con il voto del 4 dicembre sul referendum costituzionale, col quale i novelli smemorati hanno voluto indegnamente spazzare via rivendicazioni e morti (compresi quelli “”del”” 25 aprile) per compiacere i diretti superiori.
Per questo l’ennesima polemica a distanza tra amministrazione comunale e Partito Democratico non solo è anacronistica e stucchevole, ma anche ridicola e vuota poichè ad interpretare le fazioni opposte, infarciti di furbate di facciata e di strumentalizzazioni compulsive, ci sono leader impalpabii che hanno rinnegato la storia e quindi – che piacciano o no- le proprie radici.
Per il resto, c’è da aspettarsi una Liberazione da una così vacua classe politica.
Buon 25 aprile a tutti.