Droga: un arresto e 6 denunce dopo le perquisizioni
Nella primissima mattinata di mercoledì, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio condotto nel comune di San Ferdinando di Puglia, disposto dalla Compagnia Carabinieri di Cerignola, i militari della locale Stazione, coadiuvati da un’unità antidroga del Nucleo Cinofili di Modugno e da quelli delle Stazioni limitrofe, hanno tratto in arresto una persona e ne hanno deferite in stato di libertà altre sei.
A finire in manette è stato LOSCOCCO COSIMO DAMIANO, cl. ’84, gravato da alcuni precedenti di polizia. Durante una perquisizione domiciliare il cane antidroga ha fiutato e segnalato qualcosa dietro ad un mobiletto. I militari, approfondita la perquisizione, hanno così rinvenuto un quantitativo di circa 60 grammi di marijuana, oltre che tutto l’occorrente per il confezionamento dello stupefacente. Su disposizione del P.M. di turno l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di marijuana.
Nel corso del medesimo servizio è stato deferito R.V., cl. ’67, pregiudicato sanferdinandese. A casa dello stesso i militari hanno trovato 3 vasi con delle piantine di marijuana. Lo stesso risponderà del reato di coltivazione di stupefacenti.
Ad essere denunciati, poi, S.V., cl. ’64, e I.I., cl. ’77, il primo di San Ferdinando di Puglia e il secondo di origini rumene, entrambi pregiudicati. In particolare i militari, durante un controllo presso la masseria di S.V., hanno scoperto che i due utilizzavano un trattore che, da accertamenti eseguiti nell’immediatezza, è risultato avere apposta una targa falsa, ed era anche sprovvisto del numero di telaio, che era stato abraso. I due risponderanno del reato di ricettazione. Sono ancora in corso accertamenti per risalire al legittimo proprietario del mezzo.
Durante un controllo alla circolazione stradale, invece, sono stati denunciati N.A., cl. ’91, I.C., cl. ’82, e I.M., cl. ’94, per possesso ingiustificato di grimaldelli. Infatti, a seguito di una perquisizione veicolare, gli stessi sono stati trovati in possesso di tutta l’attrezzatura del provetto scassinatore, della quale non hanno potuto fornire alcuna valida giustificazione. Tutti gli attrezzi sono stati sottoposti a sequestro penale.