Tentata estorsione per la bara di Mike Bongiorno, condannati 2 cerignolani
Condannati i ricattatori della bara di Mike Bongiorno. Pasquale Cianci, 68 anni, è stato condannato in Appello a 2 anni e 4 mesi di carcere per tentata estorsione in concorso, mentre Luigi Spera ha patteggiato per la stessa accusa e sconterà una pena di 1 anno e 7 mesi.
I due sono stati condannati in via definitiva, come spiega Libero, non per aver rubato la bara ma per aver tentato un’estorsione fingendosi i rapitori. La salma del conduttore fu trafugata il 25 gennaio 2011, al cimitero di Dagnente, in provincia di Novara, e la sua scomparsa fu segnalata dal custode Giuseppe Buscaglia. La famiglia di Bongiorno inizialmente cercò di mantenere il massimo riserbo sulla vicenda ma, alla fine, la vedova, Daniela Zuccoli, che, dopo qualche settimana, lanciò su Repubblica un appello a tutti gli italiani: “”Siamo pronti a ricompensare chiunque ci dia informazioni utili al ritrovamento di mio marito””. Persino alcuni veggenti si sono offerti per risolvere il caso, a differenza di Cianci e Spera che avrebbero tentato di raggirare la famiglia mettendosi in contatto sia don Mario Pozzi, sacerdote e amico personale del presentatore, sia il figlio maggiore, Michele Pietro Filippo. I due sono stati fermati il 3 marzo del 2011 mentre cercavano di contattare, da una cabina telefonica il secondogenito di Mike, Nicolò. Alla fine, la bara è stata ritrovata l’8 dicembre 2011, 9 mesi dopo il loro arresto. (Il giornale)