FOTO | C’è il Murale Di Vittorio: il 3 novembre in piazza della Libertà
Duecentosettantadue frammenti da ripulire, bonificare e assemblare per dare nuovamente alla luce il Murale “”Di Vittorio e la Condizione del Mezzogiorno””, pensato nel 1975 da Rocco Falciano ed Ettore De Conciliis e poi abbandonato nei magazzini comunali per oltre trent’anni. è quanto stanno facendo Francesco D’Addario, restauratore, e Paolo Gallo, architetto, che, insieme alle associazioni (AlterEco, Pietra di Scarto, OltreBabele, Pro Loco, Fondazione Di Vittorio, Cgil), nel 2012 si sono aggiudicati il bando regionale con un progetto finanziato per 75 mila euro.
Entro il 3 novembre prossimo, data in cui ricorre il sessantesimo anniversario della morte del sindacalista cerignolano, il Murale sarà installato in Piazza della Libertà , dove per l’occasione è in costruzione una nuova rotatoria/piazzetta. Nel frattempo fervono i preparativi ed è stato allestito il cantiere in un capannone della zona industriale. Le dimensioni dei tre pannelli infatti sono imponenti: prismi da 10×7 metri, 9×6 metri e 9×7 metri che illustrano il percorso del Mezzogiorno sotto lo sguardo imperturbabile di Giuseppe Di Vittorio.
“”C’è stato innanzitutto un processo di bonifica, poichà© il materiale utilizzato dagli artisti negli anni ‘70 era il glasal, che conteneva microfibre in eternit. Ripuliti dall’amianto, abbiamo numerato i 272 pezzi e abbiamo ricostruito l’opera per un buon 90%, molto di più rispetto alle previsioni iniziali””, spiega il restauratore Francesco D’Addario. I tre pannelli saranno poi agganciati ad una struttura in alluminio che sostituirà quella in acciaio andata persa (o rubata) a metà degli anni ’80, quando la sinistra locale decise di ammodernare piazza della Repubblica smontando senza troppe premure il Murale Di Vittorio e dando il via ad un lungo periodo di abbandono.
“”Utilizzeremo anche dei fogli di sughero frapposti tra la base e l’opera, per mantenere intatto il principio di reversibilità , mentre stiamo decidendo come ‘riempire’ gli spazi vuoti: se con riproduzioni – che saranno visibili ad occhio nudo rispetto all’originale – o con dei suggerimenti che vorrà darci la Sovraintendenza dei Beni Culturali, con cui i rapporti, pur non obbligatori in quanto il manufatto è ‘giovane’, sono costanti. Su tutta l’opera un rivestimento sperimentale a base di vetro””, riferisce Paolo Gallo.
La lunga trafila per il recupero del Murale inizia nel 2010 grazie ad una petizione formalizzata da Gianni Rinaldi, già presidente di Casa Di Vittorio, per poi trovare attuazione, nel 2012, con il progetto presentato dall’allora amministrazione Giannatempo presso l’assessorato al Lavoro della Regione Puglia, allora retta da Nichi Vendola, che stanziò dei fondi all’interno del Programma Emersione Puglia nel capitolo degli “”Interventi di educazione nella legalità al lavoro sul territorio Pugliese””. Oggi quel faticoso percorso, che ha praticamente attraversato tutto l’arco costituzionale, sembra giungere a conclusione: “”Abbiamo stilato il calendario degli eventi che ci accompagneranno al 3 novembre, quando il Murale Di Vittorio tornerà in città . Insieme a tutte le associazioni del territorio – spiega l’assessore al lavoro del comune di Cerignola, Rino Pezzano- e con lo Sportello dell’Immigrazione e Casa Di Vittorio, daremo vita a manifestazioni a partire da questa estate. Inoltre il cantiere sarà aperto e tutti potranno seguire i lavori di restauro dell’opera””.
Michele Cirulli
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