sabato, Febbraio 22, 2025
Cronaca

In serata il sit-in anti-puzzo: “”Chiuderò la mia attività  per protestare””

Questa sera, a partire dalle ore 20:00, i cittadini manifesteranno in Piazza della Repubblica, nei pressi di Palazzo di Città , per esprimere disappunto sui cattivi odori generati dal depuratore cittadino ed in generale sul tema ambiente, ormai vera incognita di questo scorcio di anno. Non solo olezzi, ma ci sono anche roghi o tombamenti a spaventare, e non poco, la cittadinanza che si riunirà  in un sit-in nel tardo pomeriggio.

E nonostante in rete inizino anche a comparire insulti nei confronti di chi, come Maria Sciscio, giovane mamma cerignolana, ha preteso la mobilitazione in strada, i preparativi vanno avanti in maniera spedita. Da capire quanto forte sarà  il coinvolgimento. Nel frattempo c’è chi, come Maria Alfieri, 27enne titolare di un’attività  in via Borsellino, propone una mini-serrata di sostegno al sit-in a iniziare sin dalle ore 19:00.

“”C’è bisogno di avere una politica comunale trasparente perchà© le cavolate ce le raccontano già  i governi; dare un senso a tutte le morti di tumore che ci sono state a Cerignola negli ultimi anni, perchà© c è tanto che noi non sappiamo dietro la puzza che si sente e il fumo nelle campagne nella notte. Che ci sia almeno la decenza di dirci come stanno le cose, per sapere cosa ci sta uccidendo. Con la speranza di attuare politiche mirate a risolvere questo problema in totale trasparenza””, dice la giovane commerciante che ha già  esposto un cartello significativo con la scritta “”Cerignola puzza di morte””: “”Il mio negozio- fa sapere- stasera resterà  chiuso dalle 19 in poi. Questo sarà  il motivo! Chiunque voglia lo stesso cartello da appendere presso la propria attività  potrà  passare dal mio negozio e ritirarlo gratuitamente!””.

“”Se tutti iniziassimo a imporci a questo sistema creando dei disagi in città  penso che si smuoverebbe qualcosa. Io sono solo una piccola realtà , ma se questo messaggio arrivasse ad attività  più “”grandi”” della mia penso che potremmo concludere qualcosa””, conclude Maria Alfieri.

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