Alienazione Agrario, anche l’Università e le scuole di Cerignola con Mirra
Non si placano le polemiche sorte intorno all’alienazione di alcuni terreni della scuola agraria di Cerignola guidata da Pio Mirra, dove l’amministrazione comunale vorrebbe costruire un nuovo Palazzetto dello sport con la vendita di un lotto di 11mila metri quadrati da girare ai privati sotto forma di zona F3 (impianti di pubblico interesse).
Oltre alla possibilità di altre manifestazioni cittadine in difesa dello storico plesso di Corso Scuola Agraria, anche il Dipartimento di Scienze agrarie dell’università degli Studi di Bari – con una nota di marzo scorso- prende posizione rispetto alla cementificazione dell’area dove oggi è presente un oliveto superintensivo. I dirigenti scolastici delle scuole di Cerignola danno inoltre sostegno a Mirra.
“”Riteniamo che la distruzione dell’oliveto superintensivo non solo sia inopportuna, rappresentando un grave danno per la ricerca scientifica nazionale e per la qualità della formazione tecnica, ma costituirebbe anche un grave danno per l’erario che ha investito fondi pubblici per finanziare le attività sperimentali passate e quelle in corso. L’uliveto andrebbe, al contrario, valorizzato dalla comunità locale, quale luogo di eccellenza per l’immagine stessa della città di Cerignola, sia a livello regionale che nazionale””, scrive il direttore del dipartimento Giacomo Scarascia Mugnozza. Dove oggi si vorrebbe costruire il Palazzetto, difatti, nel 2001, con il contributo della regione Puglia e la consulenza scientifica dell’Università di Bari, fu introdotto l’innovativo sistema colturale ad alta densità con 1670 alberi, dell’età di 17 anni, che ospita due cultivar spagnole (Arbequina e Arbosana) e 10 cultivar di importanza regionale e nazionale. “”L’oliveto superintensivo di Cerignola è in assoluto il più antico in Italia, sia come campo sperimentale che come realtà aziendale””, sottolinea Scarascia Mugnozza nella sua relazione tecnica.
L’impianto, che potrebbe essere sostituito da Palazzetto e supermercato, è “”un campo sperimentale finalizzato alla verifica dell’adattabilità delle cultivar italiane ai nuovi sistemi colturali ad alta densità “”. Inoltre “”la sperimentazione è in corso con progetti di ricerca finanziati dall’Università di Bari e dal MIUR. L’organizzazione, curata dal Dipartimento di Scienze agrarie, prevede anche giornate tecniche e divulgative alle quali parteciperanno centinaia di operatori provenienti da molte regioni italiane e diversi costruttori di macchine, anche stranieri””. Non si esclude, tra l’altro, che vi possano essere manifestazioni di rilevanza cittadina per contrastare “”lo scippo”” al Pavoncelli di Cerignola.
I Dirigenti scolastici di Cerignola, Di Micco Anna, Lenoci Lucia, Mininno Salvatore, Panebianco Vito, Sasso Irene, Racanelli Maria, Specchio Giustina, Tarantino Loredana, Vitale Giacomo, esprimono forte dissenso rispetto alla delibera di approvazione da parte del Consiglio comunale del Piano di alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che inserisce alcuni terreni dell’IISS “”Pavoncelli”” nei beni da cedere ai privati, oggi utilizzati per scopi didattici e già destinati a interventi di finanziamento regionale.
“”Trattare il Patrimonio dell’Agrario come merce di scambio, crea sdegno perchà© non tiene conto della portata culturale, storica e didattica di uno dei migliori Istituti della Puglia, che riesce ad abbinare innovazione e tradizione riconosciute a livello nazionale ed europeo””, scrivono i dirigenti.
“”Auspichiamo che possano essere trovate soluzioni alternative, per far sì che l’Istituto “”Pavoncelli”” possa continuare a svolgere, come già sta facendo, il proprio ruolo di guida all’interno di un territorio a forte vocazione agricola. Il nostro sostegno incondizionato va al Dirigente Pio Mirra e alla Comunità scolastica, per l’impegno e la determinazione, finalizzati a preservare il ruolo culturale, didattico e scientifico nella formazione delle giovani generazioni””, concludono.
Michele Cirulli