Vitullo: “”Stupito per le infiltrazioni””. Libera: “”E se non ci fossero?””
Le indiscrezioni giornalistiche su un possibile interessamento del Ministero dell’Interno sul consiglio comunale di Cerignola, su cui graverebbero le ombre della mafia con relative infiltrazioni, creano dibattito e stupore negli addetti ai lavori.
Mentre si registra ancora il silenzio da parte del primo cittadino Franco Metta e dell’opposizione del Partito Democratico, ad intervenire è il capogruppo di Forza Italia Paolo Vitullo: “”Sono rimasto abbastanza stupito nel leggere di un dossier relativo alle infiltrazioni mafiose a Cerignola. Immagino vi sia una commissione che o stia lavorando di nascosto, e allora non mi spiego come mai le notizie appaiano sui giornali, o segua un iter inconsueto di cui non siamo a conoscenza. Rimango davvero stupito, perchà©, se fosse vero, vuol dire che in giunta o in consiglio vi siano persone che fanno interessi mafiosi e questo sinceramente mi spiazza. Certo, Cerignola è una città borderline, ma un’accusa così grave e grande mi lascia perplesso””, conclude l’azzurro.
Nel dibattito, da cui si sfilano le altre opposizioni, prende la parola anche Libera, nomi e numeri contro le mafie del neo presidente Gaetano Panunzio. Per il referente del presidio locale dell’associazione di don Ciotti, che fa della lotta alle organizzazioni criminali il suo motto, servono cautela e, soprattutto atti ufficiali. “”Per il momento ci sono solamente delle indiscrezioni giornalistiche. Può darsi che sulle infiltrazioni mafiose sia così, ma se non lo fosse? Per quanto autorevoli, le fonti giornalistiche sono ancora parziali. Attendiamo a dare un giudizio su questa vicenda, aspettiamo che vi siano elementi concreti dalle fonti ufficiali. Abbiamo il sentore? No, mai avuto sentore che vi possano essere infiltrazioni mafiose nell’amministrazione, anche perchà© io sono presidente da poco, appena da maggio, e non mi sono mai interfacciato con forze dell’ordine e magistratura””, chiosa Panunzio. In più riprese sull’attuale amministrazione sono volate accuse su cui campeggia lo spettro della mafia. Al momento però, contrariamente a quanto è successo a Monte Sant’Angelo o a Mattinata, la Prefettura non ha inviato l’apposita commissione che si interessa dello studio e dell’acquisizione degli atti più controversi da mettere sotto osservazione. Il passaggio, però, non sarebbe obbligato. In alcuni casi, difatti, lo scioglimento dei consigli comunali avviene con atto d’imperio, qualora le condizioni siano già sufficientemente acclarate.
In settimana, inoltre, il presidente del consiglio Leonardo Paparella, che ha smentito ogni (im)probabile infiltrazione della criminalità nel tessuto politico e amministrativo presentandosi comunque collaborativo con gli organi inquirenti, ha già chiarito che al momento la Prefettura non ha inviato alcuna comunicazione particolare all’ufficio di presidenza.
Michele Cirulli