Dieselgate | Chi è Patrizia Dimmito, la donna che fa tremare la Volkswagen
Il caso dell’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici Volkswagen presso il Tribunale di Foggia, di cui Marchiodoc.it ne ha dato notizia in anteprima, finisce su RaiTre. All’interno della trasmissione “”Mi manda Rai Tre””, condotta da Salvo Sottile, martedì mattina si è parlato del caso di Patrizia Dimmito, che ha denunciato la casa automobilistica tedesca in seguito al noto scandalo Dieselgate.
Dopo la richiesta di archiviazione firmata dal pm, il giudice ha optato per il rinvio a giudizio dei referenti italiani di Volkswagen.
A settembre 2015, difatti, si scopre che ad alcune automobili è stato applicato un software che durante i test di omologazione avrebbe ridotto in maniera fittizia gli inquinanti. Negli Usa, però, ci si accorge dello scandalo giacchà© le emissioni superano di 40 volte i limiti imposti dalla legge. A scandalo in corso, le sanzioni sono pesantissime: 4.3 miliardi di dollari più i risarcimenti per 14.7 miliardi di dollari, in aggiunta ad un prevedibile crollo in borsa dei titoli Volkswagen. Due dirigenti, inoltre, sono stati arrestati e condannati per frode. Secondo i maggiori quotidiani americani, nello scandalo sarebbero coinvolte anche altre case produttrici tra cui Fiat. Secondo “”Le Monde”” anche Peugeot-Citroen. Oltre a Seat, Skoda e Audi.
L’onda d’urto del Dieselgate arriva anche in Europa, dove le auto vendute con il software incriminato sono state 8 milioni, 650mila delle quali solo in Italia. Il recupero dei crediti, però, nel Vecchio Continente è più lento, tanto che Altroconsumo ha promosso una class action per le auto (Volkswagen, Seat, Skoda e Audi) con il motore EA189 – Euro 5 vendute nel periodo compreso tra il 15 agosto 2009 e il 26 settembre 2015.
Nel frattempo il Tribunale di Foggia segna un passaggio fondamentale nel caso Dieselgate iscrivendo nel registro degli indagati i vertici Volkswagen. “”Puntiamo alla rescissione del contratto e all’indennizzo””, ha detto durante la trasmissione tv Patrizia Dimmito, proprietaria di una Audi segnalata tra quelle “”compromesse”” dal software che ne distorce i consumi e le emissioni nell’ambiente.
Per questo la trafila legale, pur non semplice, è andata avanti perchà© per i legali Barbaro, Ricciuti e Santangelo “”la prova della sussistenza del reato di truffa è stato offerto dalla stessa casa costruttrice che con nota del 01/12/2016 richiamava l’autovettura poichà© la stessa risultava coinvolta nella campagna d’intervento 23Q7″”. Tutta colpa di quel software “”fatto passare per altamente ecologico e sensibile al pianeta”” e che invece “”aveva un costo di ricaduta sul prezzo complessivo delle autovetture che in alcuni casi incide nella misura del 20 – 30%””. A maggio 2016 la Procura intende archiviare l’esposto perchà© la “”vicenda in esame è priva di rilievo penale ma, al più, rilievo civilistico””. L’11 luglio invece il passo indietro. I vertici Volkswagen finiscono nel registro degli indagati per rispondere del reato di truffa.
Michele Cirulli