Officine Fornari verso la chiusura: dal Comune ordine di sgombero
Le Officine Fornari verso la chiusura: avviata la procedura per la risoluzione del contratto con la Montingelli&Brothers che nel 2016 ha vinto il bando con cui il comune di Cerignola ha affidato la gestione dell’Opera Pia Monte Fornari ubicata su piano San Rocco e nata e ristrutturata, già nel 2010, con i fondi regionali di Bollenti Spiriti.
L’ufficio legale del Comune di Cerignola, infatti, dopo un’interlocuzione durata quasi un anno con la nuova compagine che gestisce le attività in quella che fu “”Ex Opera””, ha fissato per la metà di marzo la data ultima entro cui il laboratorio urbano dovrà essere abbandonato. Alla base della risoluzione del contratto vi sarebbero diverse e presunte inadempienze che riguarderebbero sia l’aspetto programmatico delle manifestazioni che le utenze non pagate per diversi mesi.
Ad aprile 2016 la Montingelli&Brothers con 81,43 punti si piazzò al primo posto nella graduatoria che vedeva coinvolti altri 5 aspiranti gestori del “”luogo dato al pubblico estro””. Tra le clausole di rescissione del contratto, allora, figurava il pagamento delle utenze a carico del nuovo soggetto ed è questo uno dei tanti punti di collisione.
L’amministrazione, come da bando, ritiene che le spese dell’intera struttura siano da attribuirsi alle Officine, mentre i gestori contestano di non essere mai stati messi nelle condizioni di pagare le utenze riferite soltanto alle proprie attività , ma di dover sostenere anche i costi di quelle relative al Museo Civico ubicato al primo piano e non oggetto del bando. I solleciti ad adempiere, però, sono iniziati già dall’anno scorso, con una fitta corrispondenza tra l’allora dirigente Maria Dettori e i legali della Montingelli&Brothers, a cui tra l’altro vengono contestate anche la poca informazione ufficiale sulla programmazione e poche attività motu proprio previste negli accordi, mentre ci si limiterebbe soltanto ad ospitare eventi per lo più organizzati da terzi soggetti, compresi gli eventi di svago del weekend. Tra le controdeduzioni di Officine, però, ci sarebbe anche la questione legata al food&beverage, con la cucina che non avrebbe le autorizzazioni sanitarie per poter funzionare e che di fatto limiterebbe gli introiti della struttura.
La lunga sfilza di vicendevoli recriminazioni, più o meno fondate, si è risolta però con l’obbligo di sgomberare la struttura entro la metà di marzo: alla Montingelli&Brothers non rimarrebbe, in quel caso, che adire le vie legali proponendo ricorso al TAR o assecondare la volontà dell’amministrazione comunale riconoscendo le inadempienze. Poi gli uffici comunali provvederanno ad affidare nuovamente la gestione, con ogni probabilità con nuovo bando.
Michele Cirulli