Oggi vertice in Prefettura: SIA sull’orlo del fallimento. Ecco perchè
I 300 dipendenti della SIA srl, la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti per i comuni di Cerignola, dei Cinque Reali Siti e di Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, attendono l’esito della convocazione del Prefetto di Foggia, Massimo Mariani, che ha disposto per oggi un vertice a Foggia.
La società è in forte affanno finanziario. C’è da chiudere il bilancio 2017, con un ammanco di 3 milioni di euro; ci sarebbe inoltre da sottoscrivere i contratti per un importo complessivo di 18 milioni di euro, mentre tutti e 9 i comuni arrivano a malapena a coprire 14 milioni. Per tale ragione ci vorrebbe un’ulteriore immissione di liquidità per avviare una programmazione che consenta di riprendere in mano le redini della società in house.
Inoltre c’è da fare i conti con la mancata attivazione del VI lotto di discarica, a cui il presidente Metta si è opposto già dal momento della sua elezione. Da quando c’è stato il “”no”” secco al cantiere del VI lotto di discarica, difatti, nelle casse di SIA sono nettamente e drasticamente calate le entrate, senza che vi fosse alcun tipo di piano B per ovviare ai mancati ricavi.
Così, in una riunione tenutasi mercoledì pomeriggio presso le strutture di Forcone Cafiero, dove hanno partecipato i sindaci di Cerignola e dei Reali Siti, l’amministratore unico Francesco Vasciaveo ha parlato di “”cane che si morde la coda”” per fotografare al meglio la situazione della società dei rifiuti. Dunque, la soluzione non sarebbe la sottoscrizione dei contratti, che da sola serve a poco, ma servirebbe un’ulteriore esborso di denaro pubblico.
Senza dimenticare che ad oggi Aseco, intervenuta nell’attivazione degli impianti tramite ordinanza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dovrà essere ripagata dell’investimento entrando in una nuova compagine societaria che gestirà gli impianti per i prossimi anni oppure la si dovrà liquidare con soldi che oggi SIA non ha. E per ammissione dell’ex amministratore Nicola Iungo, Sia non è nemmeno nelle condizioni di poter erogare i servizi qualora i Comuni sottoscrivessero i contratti di servizio. Motivo per cui il commissario Ager, Gianfranco Grandaliano, preso atto della drammatica condizione, non ha potuto esercitare i poteri sostitutivi al posto dei sindaci.
Intanto volano parole grosse dal sindaco di Cerignola e presidente del Consorzio Franco Metta, che ha accusato il comune di Trinitapoli di aver usufruito di ditte private. La reazione di Francesco Di Feo non si è fatta attendere, compresa di denuncia penale. Nel frattempo le città continuano ad essere inondate dai rifiuti e la situazione sembra essere esplosiva. Aseco, società satellite di Acquedotto Pugliese, ha attivato le 16 biocelle. Ma prima dell’emergenza strutturale, c’è quella ambientale.
Per questo il Prefetto di Foggia Massimo Mariani ha convocato oggi i vertici SIA, le maestranze e il commissario dell’AGER Gianfranco Grandaliano per trovare una soluzione a breve termini, che vada a tamponare l’emergenza.
Michele Cirulli