Delvino tra segnaletica, divise e l’esposto contro la sua stabilizzazione
Due bandi da 500 mila euro per i prossimi cinque anni per segnalatica orizzontale, verticale e per l’abbigliamento dei vigili urbani di Cerignola. In totale 1 milione di euro preventivato dal comandante della polizia locale Francesco Delvino su cui le opposizioni hanno posato la loro lente di ingrandimento.
E non solo, visto il ricorso alla magistratura perfezionato dalla consigliera indipendente Teresa Lapiccirella. Dopo le “”divise d’oro”” dei 35 vigili urbani, è stato il PD ad andare in barricata: “”Basta fare un paragone con una gara simile fatta dal Comune di Brindisi. Lì, per un totale di settantadue vigili, quasi il doppio di quelli di Cerignola, si è partiti da una base d’asta di €240.000, la metà di quella di Cerignola, per una durata di quattro anni. Il cambio del vestiario, o meglio di parte di esso, è infatti solitamente biennale -spiega il consigliere comunale. Il bando del Comune di Cerignola, a quelle cifre, è uno schiaffo in faccia alla cittadinanza. Uno schiaffo in faccia soprattutto a quelle cittadine e quei cittadini che vivono le difficoltà quotidiane di chi abita in periferia””, annotano i dem.
Ma non solo, perchà© dopo aver intrapreso un’azione di rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, l’amministrazione ha imposto nuovi lavori di rifacimento stradale, quindi quelle strisce, in alcune zone, dovranno essere ridisegnate per la seconda volta. Per questo Delvino ha previsto un apposito capitolo di spesa, anch’esso da 500 mila euro.
“”è del tutto evidente come il comandante Delvino quando si tratta di bandire gare ad evidenza pubblica non abbia nessun senso della misura. Dopo i 500.000€ impegnati per l’acquisto di vestiario ai vigili ora impegna altri 500.000€ per i prox 5 anni per l’acquisto della segnaletica stradale. 10.000€ al mese di segnaletica. Un modo di amministrare vergognoso che non tiene conto delle necessità dei cittadini. Non è stato investito un euro sull’abbattimento delle barriere architettoniche, sulla mobilità debole, sulla realizzazione di nuove piste ciclabili. Mi auguro – dice Teresa Cicolella – che i consiglieri di maggioranza abbiano un minimo di dignità e mettano fine, quanto prima, a questo scellerato modo di amministrare””. Ma la questione più controversa riguarda la “”stabilizzazione”” di Delvino a tempo indeterminato.
Solo la consigliera indipendente Teresa Lapiccirella si è rivolta alla magistratura perchà© accerti quanto successo: “”la procedura prevista per il passaggio diretto di personale tra amministrazioni diverse prevede necessariamente un bando per la mobilità , che nel caso del dipendente Delvino non è stato fatto, mentre risulta essere stato fatto per il dirigente del settore Servizi Finanziari e il dirigente del settore Affari Generali del Comune. Pare evidente- scrive Lapiccirella in un esposto- che la prescritta procedura di mobilità è stata disattesa dal proponente Sindaco Metta, dalla Giunta Comunale e non eccepita dal Segretario Generale, Dott.ssa Monica Claudione, in palese violazione di norme di legge””.
A questo si aggiunge che per partecipare al bando si deve essere privi di carichi pendenti o sentenze passate in giudicato: “”Questo requisito, tra gli altri, non è stato possibile verificarne il possesso da parte del Dottor Francesco Delvino, attesa la mancanza dell’espletamento del bando””, conclude Lapiccirella.
Michele Cirulli