Così il rinnovo della carta di identità al Comune diventa un’Odissea
Di seguito la storia di Umberto, cerignolano che ha provato a rinnovare la sua carta di identità presso l’ufficio anagrafe di Palazzo di Città , ma ciò che doveva essere una pratica da sbrigare in 5 minuti è diventata una vera e propria odissea senza fine, tra disguidi, disservizi e inciviltà diffusa. Di seguito il suo racconto.
E’ da inizio settimana che, dopo aver pagato il grattino, parcheggio l’auto nei pressi del Comune e mi reco all’Ufficio Anagrafe per il rinnovo della carta d’identità . Lunedì mattina alle 11.00, l’usciere del comune mi chiede dove devo andare e mi suggerisce di tornare il giorno dopo vista la tanta gente in coda…..”” Alle 12 chiudono, non penso ti daranno il pass!””. Martedì mattina, alla stessa ora, dopo aver pagato il 2^ grattino, lo stesso usciere mi informa che l’Ufficio Anagrafe apre solo di pomeriggio dalle 16 alle 18. Nel pomeriggio, dopo aver pagato il 3^ grattino, mi reco nuovamente in Comune e con passo spedito riesco ad evitare l’interrogatorio dell’usciere. Cerco di entrare nell’Ufficio anagrafe ma la calca è indescrivibile…..Anziani, bambini, donne incinta, famiglie intere di extracomunitari, giovanotti in tenuta da mare, uomini con tute da lavoro che litigano tra loro, snervati dalla lunga attesa in situazioni climatiche ed igieniche da terzo mondo. Desisto volontariamente dall’impresa di partecipare a questa punizione divina ed uscendo, trovo il simpatico usciere che mi dice: “”Il martedì pomeriggio non conviene venire, sta sempre questo bordello….prova domani””. Mercoledì, impegni di lavoro ( e sì, caro Sindaco, i cittadini hanno anche questi impegni..) mi costringono fuori città e salto la””visita”” a palazzo di città . Stamattina (ieri, ndr), mi sono svegliato con la ferrea convinzione di risolvere il problema. Alle 11.30, dopo aver pagato il 4^ grattino, mi reco all’Ufficio Anagrafe e, con mio sommo sollievo, trovo solo 3/4 persone in fila. Un addetto dell’Ufficio mi chiede cosa devo fare. Gli rispondo: “”La Carta d’identità !!”” Lui ribatte: “”Hai il pass??”” Io: “”No”” Lui:”” Allora torna alle 16″” Io: “”Aspetto il mio turno, l’ufficio chiude alle 12″” Lui, in rigoroso dialetto e con la solita sgarbatezza del cerignolano medio: “”Stann nate tre cr’stjan, non putem rumanè què fin ai tre!”” Chiedo le sue generalità ed il nominativo del suo superiore. Mi reco al secondo piano, chiedo della Dottoressa Daniela Conte ma mi dicono che è in ferie fino a lunedì. Espongo le mie rimostranze su quanto accaduto a piano terra ai presenti. Con ammirevole solerzia, l’Avvocato Paparella, Presidente del Consiglio Comunale, si scusa con il sottoscritto per l’accaduto, prende il telefono e chiama (non so bene chi…): “”I cittadini hanno ragione, non possono essere mandati indietro durante gli orari di apertura dell’Uffico….. Se avete problemi di personale, riducete gli orari di apertura al pubblico o CHIUDETE L’UFFICIO!!!”” Chiusa la telefonata, rinnovando le scuse per l’inconveniente, mi invita a tornare alle 16 e di portare benevola pazienza per i disguidi patiti. Alle ore 15.50 di oggi, pago il mio 5^ grattino e mi reco nuovamente in Comune. L’ufficio anagrafe deve ancora aprire i battenti ma la calca è già notevole ed incazzata al punto giusto. Armandomi di pazienza francescana, mi metto in fila e riesco alle 16.02 ad assicurarmi il pass per l’effettuazione della carta d’identità . Alle 16.30 mi accorgo che l’addetto non distribuisce più pass a chi entra all’Ufficio Anagrafe e transenna la nostra fila per evitare infiltrazioni dall’esterno. “”Il pass è vita!!”” riferisco ad un amico, parafrasando la famosa frase “”La lista è vita!!”” di Itzhak Stern in Schindler’s List. In attesa del mio turno, mi accorgo che a molte persone viene negata la possibilità di ultimare la pratica ma non riesco a comprenderne il motivo. Alle 17.20 circa, dopo circa 90 minuti di attesa, arriva finalmente il mio turno. Caccio il bollettino pagato, la fototessera, la tessera sanitaria e la vecchia carta d’identità ….ma il tizio allo sportello mi blocca e mi dice:”” Devi tornare lunedì, non posso andare avanti perchà© il tuo nominativo non è stato registrato nella banca dati ISA”” “”Fallo ora!!”” rispondo io. “”Non posso, l’unica che lo sa fare è in ferie, noi non lo sappiamo fare, devi tornare lunedì……non ce l’ho con te, anche alle due bambine e a quella signora anziana prima di te ho detto la stessa cosa e non hanno fatto tutte le storie che stai facendo tu!!”” Perdo la mia proverbiale pazienza e lo mando affanculo!! Mi piacerebbe aggiornare il Presidente del Consiglio Comunale, Avvocato Paparella, sul calvario di tanti cittadini come me, ed esortarlo ad attuare il saggio ammonimento fatto stamattina al Dirigente di chiudere l’ufficio anagrafe per evidente impossibilità a svolgere un servizio minimamente in linea con la tanto strombazzata efficienza della macchina amministrativa del comune. Oggi non so nemmeno se lunedì prossimo mi conviene tornare… a pagare il grattino, rispondere all’usciere, assicurarmi il pass, fare ore di fila….senza la certezza che, tornata dalle ferie, l’addetta alla banca dati ISA abbia registrato il mio e altre centinaia di nominativi nel sistema.