Metta salvato dal centrosinistra: aumento TARI +36%
Se il consigliere Mario Rendine, della lista “”Sgarro sindaco”” abbinata al PD, non avesse fatto mancare la sua presenza in consiglio comunale, l’amministrazione Metta sarebbe caduta per la mancanza dei numeri. Con la sua defezione, invece, passano i riequilibri di bilancio, la Tari aumenterà del 36% e l’avventura di Metta a palazzo di città potrà proseguire.
Non senza intoppi, visto che il consigliere Specchio non ha partecipato alla votazione e i consiglieri Cioffi e Novelli hanno disertato la seduta discostandosi dai colleghi di maggioranza che in 11 hanno votato favorevolmente.
Il fronte dell’opposizione invece ha toccato 10 unità , che poi hanno preso strade diverse (Lapiccirella e Moccia sono rimasti in aula al momento del voto dando parere negativo, PD e Forza Italia hanno abbandonato la seduta). Dunque, oltre al passo indietro di Specchio (che aveva annunciato voto contrario tramutatosi poi in abbandono dell’aula), l’assenza di Rendine è stata determinante in favore di Metta: il consigliere di centrosinistra ha scelto le vacanze al consiglio comunale che pure si era contraddistinto per la forte incertezza dopo che i revisori dei conti avevano dato parere negativo al riequilibrio di bilancio esponendo i votanti a rispondere personalmente e patrimonialmente di un eventuale danno erariale.
“”Abbiamo avuto paura, certo, ma abbiamo studiato le carte e abbiamo cercato di lavorare per il bene della città “”, ha commentato in consiglio il capogruppo de La Cicogna Loredana Lepore, che ha annunciato contestualmente di voler abbandonare la guida del gruppo di riferimento. Dura la posizione dell’indipendente Teresa Lapiccirella: “”Gravissima l’assenza di Rendine, che ha permesso a Metta di salvarsi. è un atto ingiustificabile che svilisce il ruolo di consigliere comunale, così come è incomprensibile la posizione di Specchio, che aveva giurato voto contrario e poi invece ha abbandonato l’aula. Poi non capisco tra il pubblico la presenza massiccia dei dipendenti di alcune cooperative: non c’erano i lavoratori SIA, col futuro incerto, ed invece c’erano loro””.
Anche Fratelli di Italia stigmatizza il comportamento dei consiglieri: “”La mancanza di Rendine ha ridotto la minoranza a 10. Comportamento ingiustificabile ed irresponsabile di cui tutta la sinistra deve dare conto. Non comprendo la posizione di Specchio: si sapeva della sua assenza, invece è andato ma al voto è uscito. Avrebbe a qual punto potuto porre fine all’esperienza aggiungendosi come 11o alla opposizione, con Fi e sinistra, in aula””, dichiara Gianvito Casarella. No comment invece del centrosinistra, che aprirà al suo interno una riflessione profonda sul proprio ruolo.
“”Riconosciamo in Daniele Dalessandro il leader della sinistra. Abbiamo cercato di tenere una linea unitaria in consiglio e abbiamo dialogato con tutta l’opposizione, a parte qualche colpo di coda di Sgarro e dei suoi che avrebbero voluto ostacolare il percorso. Plaudo al consigliere Specchio che si è aggregato alla nostra scelta””, è il commento di Natale Curiello di Forza Italia.
Ma il colpo di scena ha riguardato anche la vita di SIA srl. Naufraga l’accordo con Asipu: “”I soldi destinati ad Asipu non prenderanno la statale 98 per arrivare a Corato, ma resteranno a SIA. Su questo registro anche la disponibilità degli altri sindaci dei Reali Siti””, ha detto Franco Metta facendo saltare, nei fatti, l’accordo con Asipu per salvare i 300 dipendenti.
Michele Cirulli