giovedì, Dicembre 26, 2024
Cronaca

E’ ancora battaglia all’inceneritore: ecco le tappe dell’opposizione

Il contrasto all’inceneritore ETA Marcegaglia in contrada Paglia non si ferma e, anzi, il comitato No Inceneritore punta alla raccolta fondi per promuovere azioni legali a sostegno delle tesi di opposizione al termovalorizzatore, che ricade in area di Manfredonia ma a poche centinaia di metri da Cerignola (Borgo Tressanti).

Gli ambientalisti, forti di un giudizio vinto contro la Provincia di Foggia che non aveva consegnato parte della documentazione richiesta, puntano a verificare la bontà  di alcune decisioni e autorizzazioni concesse negli ultimi due anni.
Innanzitutto, la capacità  ricettiva dell’inceneritore di contrada Paglia è aumentata dalle 135 mila tonnellate deliberate nel 2010 alle attuali 147 tonnellate, visto che il cdr da bruciare ha un potere calorifico più basso e quindi si è intervenuti aumentando la produzione. Per il Comitato questa modifica intervenuta nell’AIA “”è sostanziale e quindi necessita di un procedimento diverso da quello adottato, servirebbe infatti una sorta di nuova autorizzazione e non un aggiornamento, che di solito è concesso quando si parla di modifiche non sostanziali””. Le contestazioni mosse riguardano anche le emissioni odorigene, che non sarebbero uniformate ai nuovi dettami della legge regionale del 2015 (aggiornata nel 2018) e ad altre presunte sei irregolarità  che saranno discusse dal tribunale amministrativo il prossimo 6 novembre.
Dal 2010 il Comitato ha intrapreso ogni iniziativa a tutela dell’ambiente per scongiurare l’attivazione dell’impianto: cortei, manifestazioni, ricorsi, tavoli tecnici. Nel 2013, poi, l’inceneritore è entrato in funzione: “”In due anni ci sono stati circa 20 stop dell’impianto, per un totale di oltre 100 giorni di attività “”, specifica Matteo Loguercio dal Comitato. Per tale ragione, insieme all’associazione AmbientiAmo Cerignola, è partita una raccolta fondi per coprire le spese da sostenere in giudizio.
“”Chiediamo il sostegno di tutti, visto che il tema dell’ambiente è un tema che dovrebbe stare a cuore a tutta la popolazione, che vive il disagio ambientale creato da questi impianti””, fanno notare gli ambientalisti. Nel frattempo il comune di Cerignola, insieme a quello di Manfredonia e a Foggia, sta concordando con Marcegaglia un piano di ristori ambientali. A fronte della presenza dell’inceneritore, ad esempio, a Cerignola la multinazionale finanzierà  un parco giochi per bambini all’interno della villa comunale.
“”La nostra battaglia non si ferma: in questo percorso avremmo dovuto quantomeno avere a fianco l’attuale amministrazione. Invece, non si è costituita in giudizio a sostegno delle nostre rimostranze, in più, con delibera di giunta dell’8 agosto scorso, accetta di presentare un progetto per le compensazioni economiche come contropartita ad un impianto inquinante nei pressi del suo territorio””, spiegano in una nota gli ambientalisti.

Michele CirulliLa Gazzetta del Mezzogiorno

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