Legalità&mafia, Sgarro: “Adesso ci aspettiamo atti concreti”
Non tarda ad arrivare la replica di Tommaso Sgarro, leader dell’omonima lista, a Gianvito Casarella di Fratelli d’Italia, che ha chiesto alle due anime del PD di prendere coraggio “e confrontarsi sui temi della legalità” dopo le parole del giudice Bonito, che ha ravvisato, da parte sua, l’egemonia della mafia sulla vita politica e amministrativa di Cerignola.
Sgarro, che giò nel 2016 era stato denunciato da Metta per osservazioni sul tema legalità e su precisi bandi, risponde: “Oggi si chiede più coraggio a chi per tre anni non ha fatto generiche accuse ma nomi e denunce precise. Ci si scorda, spero solo per poca memoria, che la denuncia sulla villa comunale, a cui ha fato seguito l’interdizione antimafia della prefettura è stata fatta dai consiglieri di centrosinistra. Ci si scorda di quante volte dai palchi a mezzo social e stampa i consiglieri di centrosinistra hanno denunciato la poca chiarezza sull’affidamento del verde pubblico e tante altre situazioni poco chiare”, replica il consigliere.
Da dove nascono le osservazioni di Casarella? A margine del convegno di Fratelli di Italia, infatti, a mancare era stato proprio il commento dell’ala Sgarro-Gentile del PD, che non aveva inteso commentare una notizia di per sé gravissima. Anche Marchiodoc.it aveva sottolineato lo strano comportamento del centrosinistra, che sui temi legalitari aveva battuto il chiodo nel 2015, salvo poi afflosciarsi. E come nel 2015, quando a parlare di rischio infiltrazioni era Sgarro, anche nel 2018 Marchiodoc.it ha registrato le parole e i silenzi.
Silenzi? Per il già candidato sindaco non si tratta di questo. Sgarro lo dice tra le righe: adesso ad intervenire devono essere altre istituzioni e non più la politica: “Oggi quel che si attende non sono le parole (sempre gradite per carità e che si aggiungano altre voci non può che far bene), ma fatti concreti da chi può intervenire”.