Elena Gentile non si ferma: adesso vuole fare il presidente della Regione Puglia
Non è bastata la batosta delle comunali del 2015, dove il suo candidato, Tommaso Sgarro, ha perso contro Metta che aveva chiesto ai cittadini: “Volete ancora Elena Gentile al comando di Cerignola?”; non è bastata nemmeno la mancata elezione nel 2018 al Senato della Repubblica nel collegio Cerignola-Andria, sconfitta dalla flotta di anonimi 5 Stelle; non è bastata nemmeno l’ultima sconfitta alle Europee, quando non è riuscita, pur di un soffio, a prendere l’ultimo treno per Bruxelles.
Elena Gentile ci riprova e, dopo le sconfitte consecutive, adesso vuole fare il presidente della Regione Puglia contrapponendosi a Michele Emiliano nelle primarie del centrosinistra.
In una intervista rilasciata a Il Corriere del Mezzogiorno dice: “Ho seminato, non potevo stare in panchina. E per non stare in panchina devo giocare. Non posso non sentire il richiamo di questo pezzo di società pugliese”, commenta riferendosi alle circa 50 mila preferenze collezionate alle europee del 26 maggio scorso.
Primo passo? “Definire il perimetro della coalizione di centrosinistra, che ora è composta da esponenti che hanno votato e fatto votare Lega”, dice Gentile rimandando alla scelta dell’assessore Leo Di Gioia, che ha fatto sapere di aver scelto Massimo Casanova, amico personale del vicepremier Matteo Salvini.
Lo stesso DI Gioia che è entrato nel perimetro del centrosinistra grazie a Nichi Vendola, di cui Gentile è stata assessore a Welfare e Sanità. Adesso la candidatura alle primarie è vicina: Gentile vuole comandare la Puglia.
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