Quella stazione abbandonata e degrata
Degrado, abbandono, rifiuti. La stazione di Cerignola Campagna si presenta in condizioni inaccettabili ai pendolari e a chiunque faccia scalo nel tratto ferroviario. Rimangono irrisolte, infatti, ataviche questioni legate a Ferrovie dello Stato e al Comune di Cerignola. Dopo la progressiva desertificazione dell’area, da un punto di vista commerciale con la chiusura dell’unico punto ristoro e da un punto di vista di collegamenti con l’eliminazione di corse strategiche, Cerignola Campagna rimane vittima di gravi disservizi. Ad iniziare, innanzitutto, dalla biglietteria che ormai non esiste più ed è stata sostituita da impianti elettronici nella maggior parte dei casi non funzionanti, proprio come le obliteratrici.
Così diventa difficoltoso, per i pendolari, poter acquistare o timbrare i ticket prima di salire a bordo. Per quanto riguarda la struttura, invece, i tetti della banchina mostrano crepe evidenti e l’intonaco cade a pezzi (Rfi dovrebbe occuparsi della manutenzione). Ad incrementare
lo stato di oggettivo degrado è anche la conformazione stessa dello scalo ferroviario, che è ubicato a 7 chilometri dal centro abitato e diventa dunque naturale un “isolamento” dalla rete urbana, acuito in larga parte anche da collegamenti non sempre all’altezza delle aspettative dei viaggiatori, costretti in più occasioni a pensare a percorsi alternativi per arrivare in centro. Anche per questo, l’amministrazione comunale, tramite l’assessore alla smart city Pasquale Morra, ha pensato un nuovo sistema di trasporto pubblico urbano provvedendo ad una rivoluzione, anche negli orari, per le connessioni con la stazione di Cerignola Campagna.
Scendere dal treno e arrivare nello spiazzo della stazione non è di certo un bel vedere: i rifiuti, nella maggior parte dei giorni feriali, rimangono accatastati ai bordi dei tre cassonetti presenti nell’area.
Per non parlare, poi, della videosorveglianza, totalmente assente sia all’interno che all’esterno della struttura. Diventa dunque difficile, per i pendolari e per i viaggiatori, trovare comodità e ristoro nell’agro di Cerignola, tra cani randagi, sporcizia e isolamento: mancano anche i bagni, ‘murati’ da circa dieci anni. Nel 2010 ci fu una grande mobilitazione di cittadini e istituzioni per sensibilizzare rispetto al tema della stazione abbandonata, con tanto di progetto di riqualificazione per animare una realtà troppo lontana dal controllo. Eppure, nonostante le buone intenzioni manifestate a più livelli, il graduale isolamento – iniziato sin dal 2005 – è pressoché totalmente compiuto.