Cerignola, in mille per il Reddito di Cittadinanza
Sono 1004, a Cerignola, le domande per il Reddito di Cittadinanza. È questo quanto emerge dai dati diffusi dall’INPS che ha pubblicato l’Osservatorio sul RdC. In provincia di Foggia le domande pervenute entro luglio 2019 sono oltre 13.600. Nel capoluogo dauno sono state 3361, a Manfredonia 1496, a San Severo 1774, a Lucera 758, a San Giovanni Rotondo 591.
La maggior parte delle richieste sono giunte attraverso i CAF, solo una parte residuale tramite gli uffici postali, che pure hanno competenza sull’erogazione del fondo e sulle pratiche per ottenerlo.
“Questi dati ci permettono di capire quale sia il grado di difficoltà dei cittadini della Provincia di Foggia, possiamo dire che finalmente stiamo restituendo la dignità rubata con scelte politiche che hanno favorito solo la parte ricca del Paese. Il numero di richieste accolte dimostra anche che la macchina burocratica funziona e, sono certa, migliorerà nei prossimi mesi. Da settembre si chiuderà il cerchio quando verranno attivati anche i navigator potremmo finalmente far coincidere la domanda e l’offerta di lavoro. Aiutare le famiglie ad uscire dall’indigenza è un traguardo importante, una politica fortemente redistributiva che in Italia solo il Movimento 5 Stelle poteva fare”, dice il deputato M5S Maria Luisa Faro.
E subito una polemica ha caratterizzato la presentazione del Report. Il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli, ha definito “parassiti legalizzati” i beneficiari della misura. A stretto giro la replica del deputato grillino Rosa Menga: “l sindaco di Rodi faccia tutte le polemiche che vuole, ma non si permetta di offendere i cittadini bisognosi. Chieda pubblicamente scusa e si vergogni. È ancora più grave che queste assurde e farneticanti affermazioni provengano da chi, essendo sindaco, dovrebbe essere a contatto quotidianamente con queste realtà e con questi drammi sociali. Sappiamo che i nostri avversari politici faticano ad ammettere che questa, ed altre misure proposte dal M5s, stiano dando i frutti attesi ma, almeno, dovrebbero avere la minima decenza di non propalare colossali bugie e di non offendere cittadini in difficoltà. Ci aspettiamo che d’Anelli chieda scusa ai cittadini. Potrà sempre dire che è stata colpa del caldo”.