Roghi in campagna, Colia chiama a raccolta i sindaci
Con l’estate aumenta il numero di roghi nelle campagne del territorio del basso Tavoliere e da Cerignola ai Reali Siti diventa difficile fare una cernita di fuochi illegali appiccati nello sterminato agro dei comuni interessati. Così, in diverse ore del giorno, ma soprattutto in tarda serata, il fumo si alza dalle campagne e avvolge le città, con segnalazioni prevalentemente nel comune di Cerignola, dove si registrano numerose segnalazioni anche di cattivi odori generati dai roghi.
“La solita tremenda puzza di morte si sta propagando per tutta la città. I fumi tossici ci stanno ammazzando nell’indifferenza delle Istituzioni civili e religiose. Vergogna assoluta. Arpa, asl, vigili del fuoco, carabinieri, polizia, comune, chiesa devono fare la loro parte. Cerignola va protetta e tutelata! Un sindaco inutile, fallimentare e incurante dei problemi urgenti ed impellenti della città. I fumi tossici ci stanno uccidendo”, commenta il candidato sindaco civico Francesco Disanto, che sul tema terrà una conferenza stampa. A sollevare la medesima problematica è anche il sindaco di Stornarella, Massimo Colia, che invita i colleghi primi cittadini a fare squadra per un capillare controllo del territorio.
In una missiva inviata ai sindaci del terrritorio, Colia annota: “Come ben sapete, annualmente, nel periodo tra agosto e settembre, si ripresenta il problema dovuto alla accensione dei residui vegetali in agricoltura. La stessa, seppure pratica consentita per legge a determinate condizioni, causa inquinamento ambientale e grossi disagi ai cittadini quando parti delle pacciamature o dei tubicini per l’irrigazione non vengono separati dalle piante ed i fumi di combustione raggiungono i centri abitati. Negli anni ognuno di noi, per fronteggiare il problema, ha messo in campo delle azioni a vari livelli che non hanno dato frutti. Per questo data l’importanza e la complessità della questione chiedo un incontro urgente per concordare azioni congiunte che possano dare risultato”.
Se, come sostiene il sindaco di Stornarella, il rogo di residui vegetali tocca il suo picco nei mesi estivi, di certo non può dirsi che l’attività illegale di combustione avvenga soltanto tra agosto e settembre. Non solo inchieste giudiziarie, ma durante tutto l’anno, soprattutto nell’agro di Cerignola, sono diverse le segnalazioni su attività anomale che paiono somigliare più a roghi di rifiuti industriali che al “semplice” incendio dei “tubicini per l’irrigazione”. Una vera e propria piaga, quella del rogo dei rifiuti, che nonostante la frequenza e la pericolosità del fenomeno trova difficoltà ad entrare nell’agenda della politica del territorio del Basso Tavoliere, già tramortito da una lunga serie di inchieste giudiziarie consumatesi in tal senso.