Quanti guai in Serie C! E l’Audace resta alla finestra
In attesa del pronunciamento del TAR, l’Audace Cerignola resta alla finestra a guardare l’avvio della Serie C, negata al sodalizio gialloblu in una intricata vicenda di cavilli, interpretazioni e sgambetti. Adesso la palla è nelle mani della giustizia sportiva, mentre la Serie C parte tra stop e gravi inadempienze.
A preoccupare, in quella che La Gazzetta dello Sport ha definito “La serie C più bella di sempre”, sono le situazioni di Avellino e Teramo. La squadra irpina sconta guai giudiziari che potrebbero riversarsi sul campionato in corso: “Accanto ai ritardi di preparazione, alle evidenti lacune tecniche, c’è una situazione societaria per nulla rassicurante. La società assente fisicamente latita anche dal punto di vista burocratico – amministrativo e la fideiussione per concludere il tesseramento dei tre calciatori tarda arrivare”, si legge sul portale “Il Ciriaco”.
Diversa, ma altrettanto anomala, è la situazione del Teramo. La partita è stata posticipata a data da destinarsi: “La variazione, accordata dalla Lega Pro, si è resa necessaria per l’indisponibilità dello stadio “Bonolis”, dove i lavori sul manto erboso non sono ancora terminati”, riporta Ottopagine. E sull’affaire stadio l’Audace punta tutta la sua difesa: lo stadio del Teramo non è a norma, proprio per il motivo per cui al Cerignola è stato negato l’accesso al campionato della serie superiore.
“Chi ha attestato che il Bonolis era a norma, nelle date previste dai regolamenti, permettendo al club abruzzese di iscriversi al campionato? Se era previsto che l’impianto doveva essere consegnato il 25 agosto il Teramo (che tutt’ora non gioca in casa) non poteva essere in possesso del certificato Fifa Quality Pro. Quello, determinante, richiesto per esempio all’Audace Cerignola. Perché è qui che cade l’asino!”, scrive il giornalista Vittorio Galligani, da sempre contrario alla gestione di Francesco Ghirelli.
“La Lega Pro – continua- ha qualcosa da nascondere? Probabile (il suo comportamento lo lascia perlomeno pensare) altrimenti per quale motivo si propone in maniera tanto ostativa. Di certo rimane il fatto che è stata fatta una “porcata” ai danni del Cerignola”.