Casarella contro Metta: “Lavori solo per qualche ditta nota”
“Lavori per qualche nota ditta”, “perdite per 15 milioni in SIA”, “inquinamento conclamato”. Per Gianvito Casarella di Fratelli d’Italia “questa è la città in cui viviamo”. E la risposta dell’amministrazione si sostanzierebbe solo “in gol e mattoni”. Mentre si resta in attesa di conoscere l’esito degli accertamenti della commissione d’accesso agli atti, chiamata a decidere sulle infiltrazioni a Cerignola, Metta, secondo il meloniano, “preferisce armi di distrazioni di massa e non parla delle cose serie, che minano il tessuto sociale, le garanzie sanitarie”.
Le priorità, consegnate indirettamente dalle cronache di questi giorni, sono altre: “Il problema reale è quel che si vive: di sabato sera con le rapine in pizzeria, ogni sera con fumi maleodoranti di ignota fattura, rivoli inquinati senza alcun intervento. Per questo appare irriguardoso credere che il futuro di questa città sarà garantito solo da rotatorie e edilizia”, accusa Casarella.
Ma a tenere banco è la questione SIA, perché il tribunale, nelle prossime ore, dovrebbe esprimersi sulla richiesta di concordato preventivo in continuità: “Il Consorzio Fg 4 è commissariato. La Sia Srl (con tutti i lavoratori) è in attesa di sapere dal tribunale se fallirà o no. Gli altri sindaci sono preoccupati. In caso si salvi, dopo le perdite 2018 (15 milioni per non aver dato seguito all’Aia, per averla persa e aver fatto chiudere la discarica), il Comune di Cerignola dovrà accantonare in bilancio circa 7 milioni, come previsto per legge. Frattanto il servizio di raccolta dei rifiuti arranca e la città è sporca, con una differenziata ferma e costi Tari crescenti”, commenta Casarella.
Nel Basso Tavoliere la preoccupazione sulle notizie riguardanti la società dei rifiuti è tangibile: in caso di rigetto della domanda, infatti, si aprirà una fase molto delicata per i trecento dipendenti della società di contrada Forcone Cafiero. Sempre a proposito di ambiente, il Lagrimaro è rimasto lettera morta dopo il sequestro avvenuto per mano del NOE dei carabinieri: “Il Lagrimaro è acclaratamente inquinato e non un solo atto ufficiale di sollecito al Consorzio di Bonifica è mai partito dal Comune, né interventi sostitutivi e definitivi in danno di chi non adempie, a tutela della nostra salute pubblica. Sui fumi e sull’emergenza, semplicemente si nega il problema e ci si gira dall’altra parte, con le forbici in mano, già pronti per un’altra inaugurazione”, aggiunge Casarella.
E poi il problema legalità: “Nella città delle 3 interdittive per mafia, dei 6 mesi di indagine di una commissione prefettizia (mai successo prima), la richiesta di Commissariato di I livello è solo uno sbiadito ricordo, come i Vigili per strada (tranne in caso di partite o processioni), come i vertici interforze. Il sindaco – incalza Casarella – parla di sicurezza solo se capita qualcosa a lui e dopo una denuncia fa credere di aver avuto la scorta, dopo mesi di insulti ad ogni livello di inquirenti e divise. Come se il mondo reale possa essere la sua stanza in cui parla da solo davanti ad una telecamera. Chissà di cosa ha bisogno allora chi s’è visto aggredire in pizzeria da 4 uomini armati, in una città in cui vivere sta diventando impossibile. E la risposta è solo la strafottenza arrogante di chi risponde con gol e mattoni”.
“Lavori solo per qualche Ditta nota” è una frase che è oggetto del titolo dell’articolo, oltre che frase di apertura dello stesso. A mettere in rilievo un argomento rispetto ad altri. È ben noto che, i favoritismi in ambito di assegnazione di lavori pubblici, sono indicativi di un sistema di interessi, che è in dicotomia con una gestione trasparente e regolare in materia di contrattualistica e di pubblica edilizia, come contemplata dalla normativa vigente. Pertanto, l’aspetto allusivo di tale dichiarazione, potrà assumere un carattere di sostanziale veridicità, o meno, solo e soltanto con l’esito finale della commissione di inchiesta prefettizia.