Cesare Blanc, il talentuoso cantautore fuori dal tempo
Chiudendo gli occhi sembra di ascoltare Paolo Conte. Le parole, la musicalità, quello stile inconfondibile. Poi apri gli occhi e davanti ti ritrovi Cesare Blanc, al secolo Valerio Pizzolo, 26enne cerignolano, che con testi semplici ed incisivi ma mai banali si guadagna la scena musicale con riconoscimenti importanti. Vincitore del Campionato Cantautori 2017/2018, dove ha svettato per carisma e interpretazione, e poi del Contest Radio Sonica BdB Day, Pizzolo si fa spazio nel presente frenetico con ambientazioni che sembrano fuori dal tempo. Una vera e propria forza ed un tratto distintivo che fanno di Cesare Blanc uno degli emergenti più interessanti del panorama musicale. Ed il suo ultimo EP, “Non lo faccio più”, lo dimostra.
Come e quando hai
iniziato?
La passione per la musica è una cosa che ho sempre avuto sin da bambino ma
il periodo in cui ho iniziato a scrivere e comporre brani è stato subito dopo
il mio trasferimento a Roma
Da dove nasce il tuo
nome d’arte: perché proprio Cesare Blanc?
Il nome d’arte Cesare Blanc l’ho preso a prestito da uno scrittore italiano
, Aldo Palazzeschi, che scriveva sotto questo pseudonimo e si dice fosse il
nome del suo gatto . Sentivo che questo nome fosse legato alla musica che
scrivevo e l’ho “rubato”.
Come si scrive un
pezzo? Da dove nasce?
Non so di preciso da dove nasca un brano , io ho il mio appuntamento con la
tastiera giornaliero a volte scrivo un brano tutto d’un fiato , a volte qualche
strofa , a volte solo fogli da buttare via. Principalmente nasce dalla voglia
di raccontare qualcosa e farlo rivivere a chi lo ascolta .
Come ci si trova ad
essere un cantautore negli anni della trap?
È vero che siamo negli anni della trap ma al contrario di quanto si pensa
c’è un grandissimo sottobosco di cantautori fantastici in Italia che purtroppo
non sono ascoltati e non sono come si dice oggi mainstream perché siamo
bombardati dalla “dittatura” di radio e televisioni che mandano in
onda solo trap o simili e anche perché secondo me si è persa un po’ la voglia
di andare a ricercare musica e quindi ascoltare solo quello che ci viene
imposto.
Il jazz è uno dei
tratti distintivi dei tuoi pezzi: da dove è nato questo connubio?
Non solo il jazz i due Ep pubblicati variano molto di brano in brano questo
anche alla collaborazione con diversi musicisti che nel riarrangiare i brani
mettono la loro firma distintiva.
Qualcuno ti ha
definito il Paolo Conte dell’oggi. Ti ci ritrovi in questa definizione?
Di sicuro è azzardato paragonarmi a Paolo Conte ma non posso che esserne
felice visto che è uno dei miei autori preferiti .
Oggi il cantautorato
ha forme molto diverse da quelle di Cesare Blanc, che sembra lontana nel tempo
ma forse proprio per questo mostra una forza dirompente. Le parole quindi hanno
ancora un senso?
Io sono convinto che le parole abbiano sempre un senso anche velato ma
sempre presente , personalmente il testo è di un brano è quello a cui guardo di
più durante una composizione o un ascolto.
Quanto c’è di
autobiografico in ciò che racconti?
Principalmente i miei brani sono tutti autobiografici fatta eccezione per
due o tre , forse perché è più facile parlare di qualcosa di personale qualcosa
che hai vissuto sulla tua pelle . Ma è anche molto bello immedesimarsi in una
situazione esterna e tirarne fuori un brano.
Che genere di musica
ascolti? C’è una band o un artista che ti ispira particolarmente?
Sono un ascoltatore che va oltre il genere nel senso che ascolto di tutto
anche per farmi un idea di ciò che gira e avere sempre idee nuove per i miei
brani quindi dal rap ,alla musica classica , al rock , al jazz ecc band e
artisti che mi ispirano ne ho molti in questo periodo seguo un cantautore rap
che mi piace molto Willie peyote . È davvero un fantastico connubio tra rap e
cantautorato con basi funk .
Sul web c’è la prima
composizione di un giovanissimo Valerio Pizzolo. Un motivetto ironico e
spietato intitolato “Ein”. Quanto e come hanno influito le tue radici nella
musica che proponi?
Mi è balzato agli occhi il video proprio in questi giorni , avevo 16/17
anni. Le radici sono qualcosa che hai
dentro quindi credo influiscano sempre e questo vale per ogni scrittore,
compositore credo .
Su cosa lavori adesso? E quali sono i progetti futuri?
A breve si torna in studio per un nuovo singolo che ho finito di scrivere da poco, spero sia pronto per gennaio, dedicato alla città in cui vivo adesso ossia Roma . E ho anche altri brani che probabilmente andranno a comporre il mio prossimo Ep che cambia un po’ registro rispetto ai due precedenti , è una nuova sfida .