venerdì, Dicembre 27, 2024
Politica

La levata di scudi tranese contro Cerignola: sfuma l’accordo con SIA. E ora?


La sede di Amiu Trani

È stata una vera e propria levata di scudi da parte della politica tranese contro l’accordo, in fase embrionale, che avrebbe dovuto legare Trani e Cerignola (e i Reali Siti) nella sostituzione di SIA srl con il subentro di Amiu. Un’operazione caldeggiata dall’Ager di Gianfranco Grandaliano, su indicazione dei sindaci del Consorzio Fg4, e che ha superato diversi passaggi fino ad arenarsi definitivamente ieri, quando il sindaco del centro della BAT, Amedeo Bottaro, è stato netto nello sbarrare la strada ad ogni ipotetica trattativa, che pure era iniziata non senza polemiche.



La convocazione dell’AGER. Dopo il rigetto da parte del Tribunale di Foggia del concordato preventivo in continuità presentato da SIA srl, ritenuto “inammissibile” per evidenti falle e che ha spalancato la porta alla messa in liquidazione della società, i sindaci del Consorzio hanno chiesto all’Ager di Gianfranco Grandaliano una soluzione pubblica per salvaguardare i 200 dipendenti (gli altri 100 sono passati nell’ARO Bt3, ormai autodeterminatasi come volontà dei comuni di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia). L’invito è stato rivolto a 8 operatori pubblici del settore rifiuti: Amiu Puglia, Amiu Trani, Amiu Taranto, Aseco, Asipu, Ase Molfetta, Barsa, Ase Manfredonia. Tra queste solo Amiu Trani aveva espresso interessamento iniziando una interlocuzione con l’ente barese.



Il caso tranese. Appresa la notizia dell’interessamento di Amiu Trani a subentrare nella gestione SIA (tramite commessa) il consiglio comunale di Trani è insorto. Non solo le opposizioni, che hanno attaccato la gestione a loro dire poco condivisa della scelta; ma anche la stessa maggioranza, che ha perfino individuato il caso rifiuti come un possibile strappo per il secondo mandato del sindaco Bottaro. Il quale, da parte sua, in un consiglio comunale aveva fatto marcia indietro: “Dobbiamo comprendere se è una ipotesi fattibile. Rispetto a questa possibilità si è aperta una riflessione. L’amministratore non prenderà mai decisioni senza il parere del socio, che è il consiglio comunale di Trani. Non nascondo che è complicato, bisogna andare in un territorio difficile. Non mi fate dire cose pubblicamente, sono sindaco e non voglio mancare di rispetto a nessun’altra comunità. Molti dubbi ci sono. Ma non per questo a Grandaliano dico di no, bisogna però fare delle verifiche”, diceva Amedeo Bottaro.



Il no all’operazione SIA. Poi è arrivata l’ufficialità, dopo momenti di forte tensione nella maggioranza e nell’opposizione tranese: “Ho comunicato al direttore generale di AGER, Gianfranco Grandaliano, il disimpegno dall’ipotesi di subentro da parte di Amiu nella gestione del servizio di igiene urbana nei comuni dell’ARO Fg 2. La decisione- ha spiegato il sindaco di Trani-  è stata presa d’intesa con la maggioranza politica che sostiene l’Amministrazione comunale, a fronte di una valutazione tecnica prodotta a margine dei necessari approfondimenti forniti in maniera dettagliata e circostanziata nelle ultime settimane dalla dirigenza di Amiu”.  



Ager studia alternative. La decisione di Amedeo Bottaro non è però stata un fulmine a ciel sereno per Ager, né per SIA srl. Infatti, i rumors sul caos politico in quel di Trani hanno reso subito in salita la strada per il ciclo dei rifiuti nel Basso Tavoliere. Nel frattempo si riparte da alcuni punti fissi: i sindaci e i sindacati hanno espressamente chiesto all’Ager di Gianfranco Grandaliano di studiare una soluzione totalmente pubblica ed in questo senso, con ogni probabilità, si muoverà l’agenzia regionale ai rifiuti, che al momento dice di vagliare le alternative. Verosimilmente la questione SIA srl dovrà essere ripresentata sui tavoli regionali a gennaio 2020.

Michele Cirulli



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