Investimenti, numeri shock e nuove gare: la Commissione c’è (e così combatte la mafia)
Non solo ordinaria amministrazione, ma anche investimenti per complessivi per oltre 2.5 milioni di euro; non solo attenzione alle carte, alle procedure, agli atti, alla regolarità contabile, ma anche un occhio attento alla cultura e all’ambiente, con la questione Lagrimaro che andrà verso la risoluzione definitiva con un depuratore. Sono questi gli aspetti più interessanti emersi durante la prima conferenza stampa dei commissari prefettizi inviati dal Presidente del Repubblica Sergio Mattarella dopo lo scioglimento per mafia del Comune di Cerignola. Umberto Postiglione, Adriana Sabato e Michele Albertini si presentano compatti a Palazzo di Città per fare un resoconto di quello che è stato fatto in due mesi di attività e, soprattutto, di quello che si farà. Arrivati il 14 ottobre scorso, i tre commissari si sono ritrovati nel bel mezzo di eredità spinosa: da SIA alle inagibilità del Palazzetto, del Teatro e del Monterisi, passando per i contratti scaduti e mai rinnovati del verde pubblico e nel pieno dell’emergenza parcheggi e autovelox.
SIA srl: spunta l’opzione Amiu Puglia. Schiacciata da “oltre 30 milioni di debito, per SIA – dice il commissario Michele Albertini, che sta curando la questione- non ci sono possibilità di ripresa. Abbiamo cercato di mettere in sicurezza i lavoratori ed il servizio, abbiano tentato, con Ager, di trovare una soluzione con Amiu Trani, che poi ha rinunciato perché la maggioranza del sindaco non era d’accordo: siamo rimasti sorpresi e perplessi, soprattutto dopo un mese in cui sembrava essere tutto ok”, informa il commissario. Dunque la possibilità, adesso, si chiama Amiu Puglia “che ha confermato interessamento che dovrà essere concertato con la Regione Puglia, solo che i tempi saranno diversi, non potremo partire dal 1° gennaio 2020 come avevamo previsto con Trani”. Nel frattempo la situazione rifiuti si fa incandescente: domani circa una decina di mezzi a noleggio non usciranno dagli impianti di Forcone Cafiero, perché la società è insolvente verso le ditte; inoltre sono stati bloccati i conti correnti della SIA. La priorità resta risolvere in maniera rapida la situazione. Gli stipendi rimangono a carico dei comuni, ma l’emergenza rifiuti in strada potrebbe essere dietro la porta soprattutto nel periodo natalizio. “C’è un problema legato agli amministrativi, ne sono troppi, circa 40 su 190. Però è giusto che la gestione un po’ scellerata della società non ricada sui lavoratori”, promette Albertini. La differenziata si attesta a livelli di inconsistenza, con uno scarso 3%.
PalaFamila. Il nuovo palazzetto dello sport aperto e già inagibile. Una contraddizione in termini, eppure a Cerignola è successo che il Coni e i vigili del fuoco abbiano trovato alcune falle una volta aperta la struttura nei terreni dell’agrario. Umberto Postiglione precisa: “Per contratto la struttura costruita dai privati dev’essere consegnata completa di agibilità. La ditta deve completare i lavori, cosa che tra l’altro sapeva già da prima. Le ordinanze servono per evitare pericoli, non per crearli. Servono percorsi per le uscite di emergenza, serve che gli ingressi e le uscite degli atleti siano diverse da quelle del pubblico, serve una balaustra che divida il campo da gioco dalla platea e non si può certo giocare in un cantiere”, rimarca Postiglione.
Monterisi. Nuovi lavori, vecchi problemi. Dalla curva in costruzione alla Tribuna sottoposta a vincolo della Soprintendenza dei Beni Culturali che necessiterebbe di prove di carico: “Restano salvi 2300 posti. Capisco la passione dei tifosi, niente in contrario ma non possiamo far entrare gente in tribune non idonee. Serve poco, a quanto mi dicono, per risolvere anche questa incombenza”, rassicura Postiglione.
Verde pubblico e villa. “Appena siamo arrivati abbiamo trovato, stranamente, problemi che ci hanno aggredito. Non abbiamo fatto una proroga, essendoci sulla villa un problema sollevato dalla Commissione di accesso agli atti. E poi a Cerignola c’è un uso curioso delle proroghe: le gare vanno fatte per tempo, non si danno proroghe su proroghe”, contesta Postiglione stigmatizzando indirettamente le pratiche eseguite fino ad oggi. Novità positiva: “Al momento 5-6 soggetti hanno chiesto informazioni sul bando, da quanto leggo prima alle gare si presentava solo uno. Certo, vedremo a scadenza termini quante società parteciperanno al bando”, rimarca l’ex Prefetto di Palermo.
Parcheggi. Un’altra strana procedura, almeno nella tempistica: “Strano, anche l’appalto dei parcheggi è scaduto mentre arrivavamo ed il servizio ci è stato presentato spacchettato in due tronconi. Gli addetti dei parcheggi sono in ansia, ma attendiamo anche qui l’esito della gara.
Piano di investimenti. Ci saranno investimenti. Pochi ma efficaci, senza ripetere “il libro dei sogni” inattuabile. Nello specifico alla Cassa Depositi e Prestiti, sfruttando una normativa che agevola e da preminenza ai comuni coinvolti nello scioglimento, saranno richiesti finanziamenti per la manutenzione delle scuole comunali, per un importo complessivo di 450 mila euro; Messa a norma del teatro Mercadante, per un importo complessivo di 171 mila euro (nel frattempo la stagione passa al Teatro Roma “ad un prezzo ancora più vantaggioso rispetto a quello che avremmo avuto utilizzando il Mercadante”); per la risoluzione del tanfo del canale Lagrimaro, per un importi di 2 milioni di euro e per la costruzione di un depuratore che possa limitare gli scarichi abusivi ed immettere acqua pulite nel torrente.
Urbanistica, la selva delle zone F. Postiglione passa in rassegna anche i problemi relativi alla zone F. Ossia quelle zone adibite ad attrezzature e servizi, ma che le interpretazioni dei tecnici fanno diventare zone franche, in qualche modo: “La storia ci insegna che nelle zona F poi si costruisce un po’ di tutto con fantasiose delibere. Chiederò alla regione dei pareri per eliminare questa abitudine negativa, che rimarrà agli atti”.
IL dramma del sociale. IL numero shock è lanciato dal commissario Adriana Sabato: “Su 197 case popolari di proprietà comunale, solo una famiglia paga regolarmente il canone. È una situazione di emergenza. Ci rivolgiamo ad una fascia debole della società ed è molto delicato il nostro lavoro: stiamo cercando di redistribuire le ingenti risorse, che abbiamo scoperto in molti casi essere rivolte in maniera cumulativa a pochi beneficiari. Cercheremo di spalmare le risorse in maniera equa. Così come per le strutture scolastiche – dice Sabato – avremo possibilità di rivolgerci alla Cassa Depositi e Prestiti per mettere mano alle manutenzioni e dotare gli istituti scolastici sprovvisti di videosorveglianza e che vengono colpiti da ripetuti atti di vandalismo. Allo stesso modo cercheremo di rendere il Piano delle Fosse Granarie patrimonio dell’Umanità, individuando un percorso che tenga insieme il Museo e tutta la storia della Zona.
Gli attacchi di Metta. “Sono stata in una commissione in provincia di Milano, in un altro comune sciolto per mafia ed anche lì l’atteggiamento dell’ex sindaco non è stato molto diverso. Noi non entriamo in polemica con nessuno, rispondiamo con gli atti e con il nostro lavoro. Abbiamo trovato un associazionismo che vuole riscattarsi, che vuole partecipare, per quanto ci riguarda lavoreremo e non scenderemo in polemiche”, commenta Adriana Sabato.
Bilanci preoccupano. Com’è la situazione delle casse comunali? Albertini è chiaro: “Non è florida, di certo, così come accade in gran parte dei comuni. C’è una riscossione delle tasse molto bassa, nel caso TARI non si arriva nemmeno al 50%, ad esempio. La cosa positiva è che non si registrano anticipazioni di cassa, ma la situazione rimane delicata. C’è una spesa bassissima per il personale: ci sono 98 dipendenti e dovrebbero esserne 160: questo alleggerisce le casse e il peso sul bilancio, ma useremo 500mila per rinforzare il personale con dei concorsi. E soprattutto ci concentreremo sul recupero delle tasse, anche con misure shock. Abbiamo il sentore che ci siano molti evasori totali, questo non può essere accettato perché porta ad un bilancio asfittico.
La Mafia non c’è? e chi lo ha detto? Così Umberto Postiglione torna sulle affermazioni a lui attribuite durante un vertice con i lavoratori della società del verde pubblico. “Sono persone, e dietro le persone ci sono figli e famiglie. Ho detto in quell’occasione che a Cerignola non ho trovato le stesso condizioni che ci sono in Sicilia e in Campania. Parliamo di due fenomeni diversi e questo mi sembra normale. Io non condisero l’argomento un tabù, sono uno che si sporca le mani, da sempre. Parlo, ascolto e discuto con tutti. Non devo essere io a giudicare la presenza della Mafia, che è stata accertata da altre istituzioni che l’hanno certificata nei loro modi: adesso ci sarà il ricorso. Con questo non ho mai detto che non ci sia condizionamento: non ho visto la pervasività vista altrove, ma ci sono caratteristiche differenti, sappiamo tutti che i traffici di stupefanceti, gli assalti e i furti hanno una matrice cerignolana”, ha concluso Postiglione.
Poi, con calma,direttore ci spiga cosa centra una amministrazione comunale con gli stupifacenti,gli assalti e i furti
Se puo smeþa di fomentare.
Stile, classe, esperienza e sobrietà.
VIVA LO STATO
ABBASSO CHI NON LO VUOLE
Postiglione quando ha parlato del rischio incendio al Mercadante ha fatto l’esempio del teatro della Fenicia di Venezia. Postiglio’ si chiama la Fenice, alla quale devi ispirarti per far rinascere Cerignola dalle sue ceneri. Poi ha parlato della PAP. Forse pensava alla pappa col pomodoro. Postiglio’ si chiama PIP la zona industriale. Lui in fondo pensa che la Mafia, la criminalità organizzata, a Cerignola non esiste. Parla di diverse specializzazioni della delinquenza. Postiglio’ vatti a leggere gli atti del processo Cartagine oppure la relazione della DIA. Postiglione fa rima con dormiglione. Gaprh l’ucch Postiglio’! Comunque stanno lavorando bene. La bonifica… Leggi il resto »
Bella foto!eleganti e composti.
Ma i fatti?
Monterisi, Mercadante, Paltatarella.
Ci dite che appena finiscono gli interventi richiesti, sarà tutto agibile.
Avete dimenticato di dirci quando iniziano questi lavori.
Se lo avete detto al direttore dott. CIRULLI, ci sta bene.
Perché?
Qualunque cosa accadrà sarà colpa dell’avv. Metta, la sua ossessione.
Mi perdoni commissario, ma sulla inagibilità di diverse scuole, del Comune, dell’ex Tribunale che si fa?
Si chiude o non vediamo, non sentiamo e non parliamo?
Buone feste.