venerdì, Dicembre 27, 2024
Cronaca

Renna predica bene e razzola malissimo. Analisi (il)logica del suo messaggio


Mons. Luigi Renna

Una serie di concetti sacrosanti, quelli contenuti nel messaggio di Natale, se la sua Chiesa non fosse al centro di uno scandalo per aver trattato con due aziende individuate dai ministri dell’interno Salvini e Lamorgese e messe alla base del provvedimento di scioglimento del consiglio comunale di Cerignola per mafia. Il vescovo Renna parla di contrasto alla criminalità, ma la sua Chiesa ha trattato con ditte legate alla malavita. Per questo il messaggio di Natale distribuito nelle chiese è un addensato di contraddizioni.

Predica bene, Renna, ma razzola male. Malissimo. Anche perché tutte le nostre ricostruzioni sono state confermate in pieno durante la conferenza stampa del 23 dicembre scorso presso il Seminario di Cerignola. Vediamo, nello specifico, perché Renna non è credibile quando parla ai suoi fedeli.



“È sotto gli occhi di tutti che la criminalità organizzata della nostra terra entra nell’economia e negli affari delle città”.

Chi, intervistato da L’Attacco, parlava invece di Mafia soft? Luigi Renna. Secondo il vescovo la mafia di Cerignola è roba di poco conto rispetto alle città in cui si spara per strada. L’ha definita criminalità organizzata “soft”. Mentre la Direzione Investigativa Antimafia l’ha definita “la più solida e strutturata” della provincia.

“(La criminalità organizzata, ndr) Alla minima “disattenzione”, estende i suoi “tentacoli”, che soffocano il futuro del nostro bene comune”

“Disattenzione” è, per esempio, trattare con ben due società indicate dal Ministero come legate alla malavita. “Non ce ne siamo accorti”, ha detto il capo delle Confraternite Gerardo Leone in conferenza stampa. “Presteremo più attenzione”, ha rimarcato don Pasquale Cotugno. Renna invece fa la morale agli altri (ma non era una mafia soft?).

“Non sfuggire alle nostre responsabilità del momento”

Questo è il monito di Renna. Colui il quale ha mandato in conferenza stampa don Pasquale Cotugno, che con la gestione degli affari della chiesa non c’entrava niente. Renna invece non si è presentato. Alla faccia delle “responsabilità del momento”.



“Viviamo in una zona della Puglia in cui le imprese non investono: forse perché hanno paura di qualcuno?”

Renna chiede. La risposta è semplice: forse le imprese hanno paura di quelli con cui la Chiesa tratta e fa affari. La Chiesa invece non ha paura, ha mostrato al contrario di essere disinvolta.  

“C’è bisogno di investire in maniera sana, accettando il confronto e il sistema delle gare, impedendo che chi fa la “voce grossa” possa intimidire i suoi concorrenti”.

Renna parla bene, ma nella pratica sembra descrivere gli appalti in cui la Chiesa ha deciso di entrare. Ecco cosa scrive il Prefetto Raffaele Grassi sciogliendo il comune per Mafia. Il caso è quello degli ex Stalloni, dove la Chiesa di Renna ha finanziato per 84 mila euro un cantiere in mano a società finite nella relazione: “Ancora una volta una sola impresa partecipante alla gara (e Renna pontifica, ndr), nonostante la consistenza del prezzo a base d’asta, una ditta con sede legale fuori provincia che, nel momento in cui viene ad operare nell’ambiente cerignolano, recide il rapporto formale di lavoro con un soggetto “conosciuto” nell’ambiente cerignolano, in virtù dei rapporti di parentela e di conseguente frequentazione necessaria tra OMISSIS e il fratello OMISSIS condanna per associazione di stampo mafioso ed elemento ai vertici del clan OMISSIS”. Cosa fa Renna? Co-finanzia. Partecipa alle spese con la ditta. Fa affari. E poi in pubblico parla di “accettare il sistema di gare” mentre il Prefetto, sorpreso, scrive che nonostante l’entità delle somme alle gare si presenta una sola ditta.



“Chi vuole far politica (…)nella nostra terra, deve raddoppiare la sua vigilanza sulle procedure amministrative”-

Chi sono i riferimenti politici di Renna? Petruzzelli e Albanese, ex assessori della giunta Metta, che Renna esibisce perfino negli incontri con i commissari prefettizi. Renna parla di vigilanza sulle procedure, poi affida la ricostruzione della città a chi non si è accorto di niente per anni pur stando nella stanza dei bottoni che, secondo il Ministero, è infiltrata. Bella opera di vigilanza.

“Ogni minima disattenzione va ad ingrassare gli interessi di pochi, di coloro che investono qualche “soldino” nella loro città, ma hanno illeciti proventi che impoveriscono molto più di quanto ci illudiamo che diano in ricchezza”

Cosa ha comportato, quindi, la “disattenzione” della Chiesa nel trattare con certe aziende?  È stata dunque la Chiesa ad “ingrassare gli interessi di pochi”  con 84 mila euro per una stanza di 150mq?

“Non fare compromessi a discapito della trasparenza e dell’economia”

Il capolavoro di Renna, l’apoteosi del razzolare malissimo. Sull’accordo Confraternite-Cimitero,  don Pasquale Cotugno ha promesso: “CI metteremo più trasparenza”, confermando di non essere stati pienamente trasparenti. Quindi quando Renna predica di non fare compromessi a discapito della trasparenza dovrebbe semplicemente guardarsi allo specchio.

Michele Cirulli

conferenza stampa del 23/12/2019



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Sebastiano L.
4 anni fa

Possibile che la chiesa non si accorge di avere fatto un IMPERDONABILE errore?
Continuano a parlare e stanno peggiorando le cose che già erano GRAVI…si facessero da parte chiedessero scusa e lasciassero lavorare solo i commissari prefettizi e basta.
io non mi fido mi dispiace ma non mi fido piu!!!

Costanzo
4 anni fa

Don Pasquale premesso ti ammiro perché a differenza di qualche altro tuo collega ci hai messo la faccia però dici alcune inesattezze.
‘Non puoi chiudere a chi vuole partecipare alla ricostruzione anche se hanno avuto ruoli nella passata amministrazione’ È giusto ed innegabile .Ma portarli da un commissario e cosí facendo, individuarli quasi quasi con un ruolo da rappresentanti o protagonisti della ricostruzione, mi sembra un poco strano. Farli partecipare si, ma non partendo di nuovo in prima linea se no si da come l’ impressione che tutto cambia per poi non cambiare niente.

Che te ne pare
4 anni fa

Le metastasi si annidano ai primi posti nelle “contraternite”. Il “vescovo” deve azzerare il marciume annidato da decenni. Va sostituito con linfa nuova che abbia nel cuore il cristo vivente, via, verità e vita. Il loro modo di fare viene paragonato all’antagonista… Si mostrano agnellini verso le “eccellenze” ma verso i deboli… Sono lupi. E le cronache fanno la storia… I “cattolici” che di cattolico non hanno nulla… Hanno collaborato con il campiamenDo… Il tutto a costo zero. Il “leone” li ha messi fuori dalla porta… Tutto in silenzio collaborando allo scioglimento del comune per infiltrazioni mafiose. Se tutto ciò… Leggi il resto »

Chiara
4 anni fa

Ma anziché condannare Barabba si perpetua la condanna di Gesù …

Malgioglio
4 anni fa

Leone quattro euro a lampada moltiplicato per il numero delle lampade delle quali effettuate servizio di riscossione quanto fa?

dubbio
4 anni fa

sembra che questo sito di informazione abbia preso abbastanza a “cuore” la questione…chissà perchè???

Cattolico
4 anni fa
Reply to  dubbio

Se è per questo avevano preso a cuore pure metta ed è stato sciolto

Giornalaio
4 anni fa
Reply to  Cattolico

Tu si sceim

Mah
4 anni fa

Ma galantino non si sente di fare niente?

Il signore è il mio unico pastore
4 anni fa

È incredibile come la chiesa al posto di tacere stia invece alzando i toni e io non credo che questo modo di fare sia normale o sia gradito inl Vaticano. A me da cattolico, di sicuro non piace perché vengo dalla tradizione di una chiesa silente laboriosa e sempre cristallina

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