Centro trasfusionale in affanno: le ispezioni ora fanno paura
Il centro trasfusionale del Tatarella sarà passerà nei prossimi mesi al vaglio dell’ispezione ministeriale, ma prima, esattamente il 20 gennaio, vi sarà uno step propedeutico che, però, non si configura di certo come una formalità. La mancanza di personale, infatti, potrebbe compromettere gli esiti della doppia ispezione.
Nel 2017 è arrivato l’ultimo accreditamento con delle prescrizioni che, ad oggi, non sarebbero state totalmente rispettate: i maggiori problemi, difatti, riguardano il personale ormai decimato. E mentre la ASL bandisce dei concorsi per i medici (ne sono 4 e dovrebbero esserne 6), il tasto dolente è rappresentato dai tecnici, che tra maternità non sostituite e legittime aspettative per motivi di salute non riescono a coprire tutte le turnazioni e le reperibilità.
Così, nonostante gli sforzi del reparto, la visita ispettiva del 20 gennaio si presenta come un vero e proprio punto interrogativo. A mettere i “voti”, però, sarà il Ministero che con propria valutazione deciderà, con ogni probabilità ad aprile prossimo, il destino del centro trasfusionale.
Ad oggi sono circa 1500 i donatori che arrivano in reparto con un trend che sembra migliorare. Ma la carenza di personale, non solo al Tatarella di Cerignola, carenza del personale, è un problema che incide in maniera pesante e diretta sulla qualità dei servizi offerti.
Michele Cirulli
E gli assenteisti che timbrano e vanno via?
Sono uguali ai dipendenti assenteneisti di San Severo GUARDIA DI FINANZA fai il tuo lavoro.